Il tribunale del riesame ha ordinato la restituzione degli ultimi beni sequestrati all’imprenditore Vincenzo Corrado Rappa e all’ex amministratore giudiziario Walter Virga. Nei giorni scorsi, era scattata una ordinanza che contestava l’accusa di peculato, per aver sottratto dei beni al sequestro. Contestazione che il collegio del tribunale del riesame non ha ritenuto sussistente.
L’intricata vicenda riguarda 564 mila euro che Rappa, secondo la ricostruzione della procura, avrebbe dovuto restituire alla società. Denaro che il nipote di Rappa, tra il 2013 ed il 2014 avrebbe prelevato dalle casse della società “senza alcuna giustificazione contabile” e con cui “ha effettuato acquisti di opere d’arte e numerose spese personali”, sostiene l’accusa.
Secondo la procura ancora, Virga e Rappa avrebbero di fatto azzerato il debito della società facendo figurare la cifra come compenso all’amministratore unico.
Tra i beni che erano stati bloccati anche un dipinto di Lojacono da 95mila euro.
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