“Io credo che riscoprire la radici culturali in un momento storico come questo sia fondamentale per un territorio come Palermo. Ogni tanto immagino che si possa dar vita ad una sorta di neo Garibaldi al contrario che parta con le camice rosse da qui per conquistare non Roma ma Bruxelles per spiegare che l’europa non è un fatto solo legato alla monetina ma che è un legata a incroci e stratificazioni culturali dove Palermo gioca un luogo da protagonista”.

Philippe Daverio a Palazzo Steri spiega così  ‘Laboratorio Palermo – L’identità della città attraverso il segno lasciato dall’arte arabo-normanna’  l’iniziativa lanciata ieri sera nell’Aula Magna di Palazzo Steri con una lezione aperta, rivolta alla città, proprio a cura di Philippe Daverio. Una idea  che si propone di essere un percorso creativo che il critico d’arte (e docente nel corso di laurea in Disegno Industriale) vuole avviare partendo dai suoi studenti, per creare un rapporto sinergico con la città di Palermo.

“Se non sono i ventenni che studiano oggi a lanciare una idea completamente diversa del loro passato e quindi del loro futuro, chi deve farlo, Noi ormai siamo antiquariato e possiamo anche lavarcene le mani ma devono essere loro a tenere in mano il bastone. La storia non è l’unica chiave ma è una di quelle importanti”

Il Laboratorio Palermo sarà uno spazio creativo aperto, uno sguardo sulla città a 360 gradi, mettendo a fattor comune la forte identità culturale generata dall’arte arabo-normanna riconosciuta dall’UNESCO come patrimonio mondiale dell’umanità.

Philippe Daverio, con il laboratorio di comunicazione, propone, quindi, agli studenti di immaginare una nuova identità per la città di Palermo proprio a partire dall’eredità lasciata da quella prima Belle Époque palermitana, intercorsa tra il IX e il XII secolo.

Eredità, questa, non solo materiale, fatta di architettura e monumenti, ma anche immateriale fatta di norme, abitudini sociali e aspetti della attuale società palermitana che possano essere riconosciuti come frutto o conseguenze di quel lontano periodo di splendore.

Attraverso il coinvolgimento di alcune aziende, prevalentemente siciliane, l’esercizio didattico promosso dal laboratorio di Disegno Industriale tenuto dal Prof. Dario Russo (Corso di Laurea in Architettura) si risolve in un’esperienza concreta che include programmazione economica, processi di produzione, tecniche di lavorazione e materiali specifici, oltre all’approfondimento concettuale.

Gli allievi architetti sono, dunque, invitati a lavorare per il Laboratorio Palermo sulla progettazione di un piccolo oggetto, pensato come merchandising museale, espressivo dell’identità di Palermo sotto il segno dell’arte arabo-normanna.

Il Laboratorio Palermo, promosso insieme al Consorzio allo Steri, si avvale della collaborazione delle aziende: BNP (metallo), Caruso Handmade (legno), Idea (stampa 3D), Palumbo Marmi, Vivo d’Emilio (moquette).

 

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