Non c’è pace per Riscossione Sicilia. Dopo l’addio del CdA targato Musumeci e guidato dal generale Domenico Achille, il secondo cdA dell’era Musumeci non riesce ad insediarsi. La prima commissione dell’Ars ha espresso parere negativo su due dei tre nomi indicati per il Consiglio di Amministrazione dell’ente che entro la fine dell’anno dovrebbe transitare nell’agenzia delle entrate .

Il via libera dalla Commissione Affari Istituzionali è arrivato solo per il Presidente indicato, Vito Branca, mentre il no è giunto per le nomine di Massimo Giaconia e Gaetana Palermo, per via degli incarichi ricoperti presso i Comuni di Caltagirone ed Enna dove sono  rispettivamente assessore e consigliere.

Sette i voti contrari, praticamente tutti quelli dell’opposizione che qui sono più che sufficienti. Si tratta dei Pa Giuseppe Lupo e Antonello Cracolici, dei 5 stelle Giancarlo Cancelleri, Elena Pagana, Gianina Ciancio, Matteo Mangiacavallo e dell’indipendente Claudio Fava.

Neanche Branca ha avuto vita facile. Dalla maggioranza sono arrivati due soli sì ma tre voti favorevoli dell’opposizione hanno compensato  altrettante astensioni  sempre in maggioranza.

Il futuro di Riscossione si fa sempre più incerto mentre la società continua a scavare passivo. E in questa situazione di incertezza i sindacati dichiarano lo sciopero generale. Il primo atto sarà la proclamazione di assemblee del personale, con concentramento a Palermo, davanti al Palazzo d’Orleans, sede del Presidente della Regione e
nta di Governo Regionale, per giorno 1 ottobre 2018 in vista di uno sciopero generale in preparazione per il 31 ottobre

 

 

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