La Capitaneria conferma. Il corpo ritrovato in mare al largo di Ustica è uno dei due dispersi nel naufragio del peschereccio di Terrasini. Il corpo lo hanno visto galleggiare gli uomini della nave Antonello Da Messina che collega Palermo a Ustica.

Il corpo è stato identificato dai familiari. E’ Matteo Lo Iacono, di 53 anni, padre di Vito di 27 anni. Con loro in barce c’era anche Giuseppe Lo Iacono il cui cadavere è stato recuperato sempre nel mare di Ustica,

Il corpo, purtroppo, privo di vita del secondo naufrago del motopesca, a circa 14 miglia, a Nord di Capo Gallo ed è stato avvistato dai marittimi del traghetto Antonello da Messina che collega Palermo a Ustica.

Il cadavere, recuperato dalla motovedetta Guardia Costiera CP 303, è stato trasportato nel porto di Terrasini per essere sottoposto all’Ispezione medico legale disposta dal Magistrato di turno della locale Procura della Repubblica.

Le ricerche dell’ultimo disperso continuano, senza sosta, con l’impiego di tre motovedette d’altura Guardia Costiera, di un velivolo ad ala fissa ATR 42 Manta della Guardia Costiera e di un elicottero della Aeronautica militare che continueranno a pattugliare tutta la zona di mare compresa tra l’ultima posizione nota del motopesca, la costa palermitana e l’isola di Ustica, tenuto conto anche delle condizioni meteorologiche presenti in zona e fintanto che le stesse consentiranno il mantenimento del notevole dispositivo aeronavale di ricerca.-

Dunque è stato ritrovato il secondo pescatore di Terrasini disperso in mare dopo una battuta di pesca tra Ustica e San Vito Lo Capo.

Sempre nel mare di Ustica è stato trovato il corpo di Giuseppe Lo Iacono il pescatore di 34 anni che è morto in una battuta di pesca nel mare tra San Vito Lo Capo e l’isola al largo di Palermo. Giuseppe Lo Iacono si trovava a bordo con Matteo Lo Iacono, 53 anni e Vito Lo Iacono, 27 anni, rispettivamente padre e figlio.

Proprio ieri pomeriggio si erano celebrati i funerali di Giuseppe Lo Iacono il pescatore 34enne originario di Terrasini, il cui corpo senza vita è stato recuperato ieri al largo di Ustica, da una motovedetta della Guardia Costiera, dopo la scomparsa del peschereccio “Nuova Iside” su cui la vittima era imbarcata assieme ai cugini terrasinesi Matteo e Vito Lo Iacono.

Bandiere a mezz’asta, oggi, nei comuni di Cinisi e Terrasini. I rispettivi sindaci, Giangiacomo Palazzolo e Giosuè Maniaci hanno proclamato il lutto cittadino per la prematura e tragica scomparsa del pescatore 34enne.

Un gesto che i due amministratori hanno sentito il dovere di esprimere, interpretando il comune sentire delle rispettive comunità, in segno di cordoglio e rispettosa partecipazione al dolore della famiglia colpita dal tragico evento.

I funerali si svolgeranno oggi alle ore 15, nella Chiesa Madre Santa Fara di Cinisi a porte chiuse.

La celebrazione eucaristica verrà officiata dall’Arciprete Don Antonio Ortoleva e verrà seguita in diretta sulla pagina facebook di Tele Occidente.

Oggi si svolgeranno si sono celebrati i funerali a cui hanno preso parte solo i familiari più stretti, nel rispetto delle norme anticovid-19.

Dei servizi funebri si farà carico la locale impresa di settore Leone, che ha voluto esprimere la sua solidarietà alla famiglia Lo Iacono di fronte all’immane tragedia subita.

Il comune di Cinisi ha invece riservato il loculo cimiteriale per la sepoltura di Giuseppe Lo Iacono.

Giuseppe lascia la moglie Cristina Alaimo e 4 figli più 3 affidati tutti minori.

Momenti strazianti, quelli che hanno caratterizzato ieri, l’arrivo al porto di Terrasini della sua salma. Giuseppe faceva parte dell’equipaggio della Motopesca Nuova Iside, di cui si sono perse le tracce da mercoledì mattina, capitanata da Matteo Lo Iacono, cugino della vittima. A bordo, insieme a loro, anche Vito Lo Iacono, figlio del proprietario della barca, ed entrambi ancora dispersi in mare.

Per tutto il pomeriggio di ieri, familiari, amici e conoscenti dei tre pescatori di altura, hanno stazionato nei pressi dell’ufficio circondariale marittimo, in attesa della salma che è approdata sulla banchina alle 18,43, tra le grida disperate dei familiari. Sul posto, autorità marittime, carabinieri della locale stazione, polizia municipale e il medico legale che ha eseguito l’ispezione sul corpo della vittima, il sindaco di Terrasini Giosuè Maniaci e Don Davide Rasa, parroco della Chiesa Maria SS. della Provvidenza a cui è legata l’intera marineria locale.

La salma di Giuseppe Lo Iacono è stata restituita ieri sera stessa alla famiglia.

La vittima, era uscita per una battuta di pesca, insieme ai cugini Matteo e Vito, dopo oltre due mesi di lockdown, per ricominciare a guadagnare qualcosa e portare un po’ di pesce fresco in tavola. Ma, per cause ancora da accertare, purtroppo, ha perso la vita in mare. Una fine tragica che ha provocato dolore e sgomento a due intere comunità che oggi.

 

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