I carabinieri di Caltanissetta hanno notificato la sospensione dal servizio a una dirigente scolastica indagata per favoreggiamento personale e omessa denuncia nell’ambito dell’inchiesta che, a febbraio scorso, portò alla sospensione dall’insegnamento di una maestra di 59 anni di una scuola primaria di San Cataldo, accusata di maltrattamenti aggravati verso i suoi alunni.

Proprio oggi per sei insegnanti su nove della scuola dell’Infanzia è scattata la sospensione dall’insegnamento.

Le più incredule quando hanno bussato i carabinieri per notificare la sospensione sono state le stesse insegnanti. Per quattro di loro  a ridosso della pensione tra i 64 e i 63 anni il provvedimento notificato dai carabinieri della compagnia di Cefalù potrebbe essere la fine ingloriosa di un percorso lavorativo che va avanti da decenni.

Una possibile onta da condividere con altre due colleghe di 43 e 55 anni. Un fulmine inatteso anche per l’intera collettività di Collesano paese delle Madonie, che ad aprile si era svegliato con un’altra tegola e un’inchiesta sui furbetti del cartellino che aveva investito anche qualche vertici della macchina amministrativa del Comune. Stavolta è toccato a sei insegnanti della scuola dell’Infanzia di via Imera che sono state sospese dall’insegnamento. Tre per un anno e altre tre per nove mesi.

L’indagine condotta dai carabinieri è stata coordinata dalla procura di Termini Imerese. Per tre insegnanti la sospensione è dodici mesi per altre tre di nove mesi. Le indagini sono state avviate dopo le segnalazioni dei genitori degli alunni e in seguito alle informazioni assunte sul territorio. Su nove insegnanti e tre sezioni, sei maestre sono state sospese. Solo tre non sono state coinvolte dall’inchiesta.

“Sono molto deluso, arrabbiato, ma anche stupito e meravigliato per i provvedimenti contro sei insegnanti – dice il sindaco Giovanni Meli -. Tra quegli alunni poteva esserci mio figlio ed è difficile accettare queste notizie. Però queste insegnanti le conosciamo tutti. E per noi erano docenti modello. Con i bambini hanno organizzato decine e decine di manifestazioni. L’ultima molto partecipata nel giorno della legalità. Prima di allontanare definitivamente queste persone che, ripeto, sono molto attive nel territorio io credo che dobbiamo attendere in modo garantista l’iter e conoscere le accuse mosse alle educatrici”.

A tirare in ballo le insegnanti ci sarebbero i filmati delle telecamere piazzate a scuola dai carabinieri della compagnia di Cefalù. Intercettazioni che avrebbero documentato i maltrattamenti delle insegnanti nei confronti degli alunni denunciate dai genitori di alcuni dei bambini che non volevano più andare a scuola o che si comportavano a casa in modo strano.

Nelle immagini ci sono insulti, spintoni per cercare di contenere l’irruenza degli alunni. Le insegnanti hanno un’età che va dai 43 anni ai 64 anni. E qualcuno in paese si lascia scappare. “Sei insegnanti su nove sembra un metodo di comportamento utilizzato dal plesso. Un metodo inaccettabile”.

E torna in campo  lo scontro politico sulla videosorveglianza nelle scuole. “Anche oggi un caso di maestre sospese per maltrattamenti su bambini tra 3 e 6 anni. In campagna elettorale erano tutti d’accordo sulla necessità di accelerare approvazione mia legge sulla videosorveglianza. Che fine ha fatto quella determinazione? Basta rimandare”. Lo scrive su Twitter la deputata di Forza Italia Annagrazia Calabria commentando la sospensione di sei maestre a Collesano, in provincia di Palermo. “Forza Italia si spende da tempo per una legge attesa tantissime famiglie – prosegue -. È una prova di responsabilità e di civiltà che il legislatore è tenuto a fare: fermiamo subito questa spirale di orrori”.

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