Non sanno cosa ne sarà del proprio futuro lavorativo. Per questo hanno deciso di scioperare oggi: la mobilitazione ha ottenuto il 100% delle adesioni. Tutti fermi dunque in attesa di risposte, sono i lavoratori Sma della Sicilia riuniti dalle 9 di stamane in sit-in davanti al punto vendita di via dei Nebrodi a Palermo.

Sostenuti dai sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil manifestano per chiedere chiarezza sul futuro dell’azienda, dopo le voci sempre più insistenti di trattative per la cessione della rete di vendita di Sma Simply che nell’Isola conta circa mille dipendenti.

Marianna Flauto, segretario generale della Uiltucs Sicilia, spiega che “i lavoratori da tempo chiedono risposte. A Roma le cessioni di alcuni punti vendita sono avvenute senza accordo coi sindacati e hanno peggiorato le condizioni normative e salariali. Il taglio del costo del lavoro ha ormai creato sfiducia fra gli addetti che vivono senza certezze sul loro futuro”.

I sindacati rivendicano quindi “il diritto di poter conoscere le reali intenzioni della proprietà rispetto alle prospettive, se ve ne sono, dell’azienda nel mercato italiano. Per queste ragioni abbiamo chiesto l’intervento del ministero dello Sviluppo economico e abbiamo risollecitato la direzione aziendale a fare chiarezza. Sma Simply continua però a fornire informazioni parziali e poco attendibili evitando qualsiasi confronto di merito per ricercare soluzioni condivise. Ci sono 8 mila famiglie in Italia che attendono risposte”.

Sma SpA, azienda leader nel settore della Distribuzione Moderna Organizzata, ha comunicato alle Organizzazioni Sindacali l’apertura della procedura di riduzione del personale dichiarando un esubero di 264 unità su 976 dipendenti impiegati presso i 33 punti vendita del territorio siciliano e la sede amministrativa di Misterbianco.

Da quanto si evince dalla comunicazione aziendale, negli ultimi anni, il settore della Distribuzione Moderna Organizzata è stato caratterizzato da una situazione di forte crisi che si è ripercossa pesantemente sui risultati economici di Sma, generando un esubero strutturale dell’organico.

“L’elevatissima adesione allo sciopero dei lavoratori della rete vendita siciliana SMA – dichiara Mimma Calabrò, Segretario Generale della Fisascat Cisl Sicilia – è il segnale tangibile di quanto forte sia la preoccupazione per le paventate voci della cessione del perimetro aziendale regionale e per l’avvio della procedura di licenziamento collettivo. Saracinesche abbassate in tutti i punti vendita di Palermo e provincia per una adesione allo sciopero pari al 100% e percentuali altrettanto elevate nel resto della Sicilia”.

“E’ un momento molto delicato che tiene con il fiato sospeso centinaia di lavoratori – continua la sindacalista – Abbiamo richiesto un incontro all’Azienda per fare chiarezza sulla questione e ci incontreremo già giorno 2 maggio prossimo. Nel corso dell’incontro manifesteremo tutta la nostra contrarietà ai licenziamenti. Occorre trovare soluzioni alternative così come occorre chiarezza sulle strategie aziendali che non fanno presagire nulla di buono. Una cosa è certa – conclude la Calabrò – Se non riceveremo le dovute rassicurazioni a tutela del personale, attiveremo ogni azione sindacale a tutela dei lavoratori e dei loro diritti”.

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