• Usb Sicilia e coordinamento siciliano NOG20 di Catania hanno protestato
  • Critiche per taglio fondi PNRR dedicati alla sanità
  • Chiesti diversi interventi per migliorare una situazione resa difficile dal Covid19

In occasione del Global Health Summit del G20 di Roma, i lavoratori della sanità sono tornati a scioperare in diverse città d’Italia. A Palermo il presidio a piazza Indipendenza, davanti alla presidenza della Regione, organizzato dalla confederazione Usb Sicilia ha avuto la presenza anche il coordinamento siciliano NOG20 di Catania.

Si legge nella nota sindacale: “Il vertice è un appuntamento che assume un significato particolare in questa fase storica segnata dalla pandemia. L’ultimo anno e mezzo ha visto le nostre società travolte dall’emergenza continua, con i sistemi sanitari nazionali in crisi dopo anni di tagli indiscriminati ed il personale sanitario che si è trovato a resistere all’ondata pandemica con pochi mezzi e, spesso, rimettendoci la vita”.

I sindacati lamentano taglio fondi PNRR dedicati a sanità

E continua: “Le politiche dell’Unione Europea, caratterizzate da privatizzazioni, tagli e aziendalizzazioni dei sistemi pubblici, rendono ingestibile l’emergenza Covid e ci restituiscono un conto altissimo in termini di vite umane perse. Nella versione finale del PNRR i fondi destinati alla, sanità da 248 miliardi diventano appena 20miliardi, cifra assolutamente insufficiente al rilancio di una vera sanità pubblica in Italia”.

Invocano tanti interventi

“Gli interventi immediati da fare sarebbero moltissimi – afferma Sandro Cardinale di Usb Palermo – rilanciare un piano immediato di istituzione di presidi sanitari territoriali diffusi nei territori, dai grandi ai piccoli centri; riammodernare le deficitarie strutture esistenti; sul fronte del personale sanitario, è necessaria l’immissione in massa di medici ed infermieri negli organici del Servizio Sanitario Nazionale”.

“Con Covid difficoltà imponente per scarsità organici”

“Nella lotta quotidiana al Covid abbiamo dovuto osservare impotenti le difficoltà determinate dalla scarsità degli organici degli ospedali a cui, cinicamente, le aziende ospedaliere provavano a far fronte attraverso contratti precari, a termine, o collaborazioni con lavoratori e lavoratrici formalmente autonomi/e” afferma Claudia Urzì di Usb Catania e Coordinamento siciliano NOG20 Catania.

Le critiche al G20

Andrea Esposito della Federazione del Sociale di Palermo, critica il G20. E sottolinea: “Il G20 non è altro che l’ennesima inutile passerella, espressione di un’idea malsana che lega il diritto alla salute al profitto aziendale, come se sulla salute delle persone si possa speculare come in una normale azienda privata. Logiche, queste, che conducono sempre allo stesso risultato: il taglio delle spese per far quadrare i conti. Lo abbiamo visto con camici e dispositivi di protezione individuale, considerati spese inutili; ma anche nei salari inadeguati del personale, nella logica delle esternalizzazioni che aggravano i costi complessivi della sanità e precarizzano i lavoratori e le lavoratrici del settore”.