Un appello accorato, disperato, urgente per trovare una abitazione subito. E’ quello lanciato da Giuseppe Sparacio un palermitano di 49 anni che vive una situazione tanto drammatica qunto assurda per uan città civile.

Sparacio vive con la sorella 54enne e la madre 82enne cardiopatica e affetta da numerose altre malattie gravi. Nonostante ciò è stato sfrattato dall’abitazione di via Guido Jung, 7 in cui viveva fino a fine luglio. Nella casa da cui è stato sfrattato non può rientrare e non riesce a trovare un nuovo alloggio nonostante l’impegno a pagare puntualmente. Ma la cosa veramente assurda e inaccettabile riguarda i ritardi del Comune di Palermo.

Nel 2008 la signora Maria Sardano, la madre malata di Sparacio, partecipò ad un bando specifico emanato dal Comune di Palermo in base all’articolo 21 della legge 222/2007. Non un bando per senza tetto o per sfrattati ma destinato esclusivamente a chi, oltre ad una procedura esecutiva di sfratto, si trovava con un malato terminale o un disabile. Un bando specifico con evidente urgenza dettata dalle condizioni drammatiche e particolari. Furono 13 in tutto ad entrare in graduatorioa fra cui la famiglia del Sig Sparacio.

Nonostante l’urgenza, però, nel 2018 ovvero 10 anni dopo, non c’è traccia di un intervento abitativo e la situazione, nel frattempo, è precipitata. Il Comune aveva legato l’assegnazione degli immobili alla costruzione di 62 alloggi a Borgo Nuovo ma quell’appalto è bloccato. Ma la legge non parla di costruzione di alloggi se non in ultima istanza. Parla, invece, di immobili comunali o ex Iacp liberati, da recuperare o in qualsiasi altra situazione. Insomma un intervento urgente

“Non è più una situazione che possa essere rinviata – dice Sparacio a BlogSicilia – ma va risolta entro poche ore o al massimo uno o due giorni. Siamo disperati. Il Comune deve trovare una soluzione abitativa immediata. Mia madre sta male e la condizione abitativa ne causa il peggioramento costante”.

Sparacio lancia un appello forte e doloroso che luis tesso arebbe voluto evitare ma al quale non può più sottrarsi per l’impellente bisogno di un tetto sopra la testa “Mi rivolgo al Comune perchè trovi una soluzione immediata per situazioni gravissime come la mia ma mi rivolgo anche ad un qualsiasi privato di buona volontà che abbia un immobile libero. Non vogliamo regali ma siamo pronti a pagare un affitto equo ma ci occorre una soluzione abitativa subito”

BlogSicilia sposa l’appello del Signor Sparacio avendone toccato con mano la situazione inaccettabile in una città civile e si offre come mediatore in caso di contatti da parte di privati che vogliano offrire una soluzione abitativa alla sua famiglia.