Il nubifragio che ieri sera si è abbattuto su Palermo non ha causato solo danni e disagi in giro per la città ma anche in ospedale. Velocità e intensità della pioggia hanno causato difficoltà di smaltimento delle acque reflue e Palermo, da sempre, non sopporta pioggia forti o insistenti.

Ma l’acqua ieri ha allagato anche il nuovo Pronto Soccorso dell’ospedale Civico di Palermo. Entrava dalla porta scorrevole dell’ingresso ambulanze con grande rapidità e in pochi minuti oltre all’area mista ha raggiunto anche la sala d’attesa che si è riempita con 20 centimetri d’acqua. Una intera zona è diventata impraticabile per l’utenza e gli stessi operatori dovevavo spostarsi con i piedi nell’acqua.

Una situazione di grande disagio e che comporta certamente danni per la struttura. Gli operatori si chiedono come sia possibile che una struttura nuova posso allagarsi in questo modo. Nonostante terminata da poco la nuova struttura dell’area d’emergenza non ha le giuste pendenze o i giusti scarichi per evitare che 20 minuti di pioggia ne causino l’allagamento?

“La via Tricomi diventa un fiume in piena quando piove così – dice un operatore in servizio che preferisce non riferire il proprio nome – non è colpa della nuova struttura sanitaria ma delle condizioni della strada. Era ovvio che l’acqua dovesse entrare in queste condizioni nonostante la pendenza realizzata per evitarlo”.

Per circa due ore è stato impossibile ricevere nuovi utenti e perfino le ambulanze sono state dirottate al Policlinico dove la situazione non era certamente molto migliore a causa sempre delle difficoltà causate daglia llagamenti in zona.

Ma l’acqua non si è fermata alle aree di attesa o a quelle del pronto Soccorso. In serata si è allagato anche il reparto di Tomografia computerizzata con tutti i rischi che ne conseguono visto che in tutte le aree sono attivi numerosi macchinari che funzionano ad energia elettrica. Rischi per l’utenza, per gli operatori e per gli stessi costosi macchinari diagnostici.

Gli operatori hanno asciugato come hanno potuto, tentato di limitare al minimo i disagi all’utenza e di proseguire l’attività anche se disagi, difficoltà e grande sorpresa da parte degli utenti sono stati inevitabili. La situazione è tornata alla normalità ben dopo la mezzanotte.

Secondo la direzione dell’azienda ospedaliera il pronto soccorso si è allagata per la presenza di spazzatura nelle caditoie in strada non pulite dal Comune.