Dure critiche dei sindacati al Governo regionale dopo la  relazione della performance dei dipendenti regionale appena approvata dal Governatore. Le sigle COBAS-Codir e Uil denunciano ancora una volta che Musumeci “colpevolizza il comparto dei regionali quale causa dell’inefficienza della macchina amministrativa, salvando, a quanto pare, solo la dirigenza”.

“Secondo il teorema Musumeci – dicono le sigle sindacali – gli obiettivi che sarebbero stati raggiunti vanno imputati esclusivamente a una parte della dirigenza, mentre il resto del personale è responsabile di tutto ciò che è negativo. Nell’analisi della situazione non si evidenzia, invece, il reale utilizzo del personale delle Categorie “A” e “B” in categorie superiori e la mortificazione giuridica delle categorie “C” e “D”.

Adesso i sindacati chiedono un cambiamento vero al Governatore, che porti all’intera riforma del settore della pubblica amministrazione regionale.  “Si rivendica, anche, e con determinazione, la necessità di un’Aran Sicilia che – nello svolgimento dei suoi compiti – sia imparziale e autonoma garantendo una corretta e funzionale dinamica negoziale: l’Aran in Sicilia si è svestita, in questi ultimi tre anni, del proprio ruolo negoziale per trasformarsi nel ruolo di passacarte della politica”. L’Aran, infatti, secondo i sindacati non sarebbe funzionale per il raggiungimento di una amministrazione moderna. “Un ente che ha fallito il proprio mandato e urge un commissariamento”.

Tra le gravi lacune dell’Aran Sicilia, Agenzia per la rappresentanza negoziale della Regione siciliana, i sindacati menzionano il tema importantissimo della riqualificazione e riclassificazione del personale e la definizione della Commissione paritetica. Secondo i sindacati, inoltre, la riforma della Pubblica amministrazione dovrebbe coinvolgere tutti i comparti, non solo quello della dirigenza. “Bisogna riclassificare tutto il sistema: dirigenza e comparto per arrivare al buon andamento dell’amministrazione. La politica farebbe bene a evitare slogan e facile demagogia, cercando il confronto con le parti sociali per discutere seriamente di come lavorare per creare una P.A. regionale efficiente, efficace, moderna e al servizio di tutti i siciliani”.