La corte di giustizia tributaria di secondo grado della Sicilia, ha respinto l’appello proposto dall’agenzia delle entrate di Palermo e di fatto assolto una società di distribuzione la Trade Service srl a cui erano state contestate l’emissione di fatture inesistenti nei confronti della società Albatron spa per oltre 100 mila euro.

Alla società è stata contestata una frode carosello sull’Iva per l’anno 2014.

La società, assistita dall’avvocato  Angelo Cuva, ha impugnato l’avviso di accertamento rilevando che l’agenzia non aveva fornito validi elementi indiziari o presuntivi forniti dei necessari caratteri della gravità, precisione e concordanza, idonei a dimostrare la conoscenza o la conoscibilità della frode contestata e della inesistenza delle operazioni da parte della Trade Service.

La difesa con riferimento al procedimento penale avviato per i medesimi fatti ha, anche, prodotto la sentenza irrevocabile del tribunale di Palermo con la quale l’amministratore della società è stato assolto con formula piena perché il fatto non sussiste e nella quale veniva rilevato che  “l’imputato, sottoponendosi ad interrogatorio e svolgendo, a mezzo del suo difensore, una ricca attività difensiva, che si è sostanziata anche nella produzione di documentazione pertinente alle operazioni di cui alle fatture incriminate, ha fornito numerosi elementi che conducono in direzione opposta rispetto alla tesi della volontaria emissione di fatture per operazioni soggettivamente inesistenti.

E’ stato dedotto dalla parte che la Trade Service srl aveva agito sia prima che durante la fornitura dei prodotti alla Albatron spa. con la necessaria diligenza e che non era emerso alcun elemento dal quale dedurre, o quantomeno ipotizzare, che la medesima Albatron non fosse il reale beneficiario dei prodotti forniti, né che non fosse un soggetto qualificabile come abituale esportatore di essi”.