Strisciono posti nottetempo sotto le statue storiche di palermo, volantini colorati incollati a busti e arredi urbani sono comparsi negli ultimi giorni in città a Palermo ‘Io sono Italia’ è la scritta riportata nei volantini.

Si tratta di una protesta messa in scena dal neonato comitato contro lo Ius soli, la norma in discussione in Parlamento che assegna la cittadinanza italiana a chiunque sia nato sul territorio nazionale.

ad inscenare questa protesta sono imilitanti di Azione Talos, comunità identitaria di Palermo che contestano i principi alla base dello ius oli. “Un provvedimento, quello della legge sulla cittadinanza, che riteniamo pericolosissimo: l’ultimo passo verso la distruzione della cultura e dell’identità del nostro popolo. La nostra appartenenza ad un popolo  ed a una terra – dicono – non deve essere sancita da una pratica burocratica approvata da una marca da bollo. Siamo italiani per cultura, la cultura che c’hanno insegnato i nostri padri, che ci lega a questa Terra nel sentire nostri gli scritti di Pirandello, Verga, Dante, le gesta eroiche di D’annunzio. Siamo italiani per sangue e storia, il sangue versato da chi ha combattuto per l’unità d’Italia, per chi è morto sul Piave per difendere i propri confini al grido di ‘Viva l’Italia’. Siamo italiani per Tradizione, le tradizioni che giorno dopo giorno i nostri nonni, le nostre madri ci tramandano, i canti, i gesti, le usanze che ci accompagnano quotidianamente e rendono vivo e reale un popolo”.

“Noi diciamo NO a questa nuova italianità svenduta e declassata – continuano – senza radici, senza storia, senza cultura, un’italianità figlia del business dell’accoglienza e del traffico di esseri umani legato alla manodopera a basso costo”.

Così hanno affisso diversi cartelli recanti lo slogan “IO SONO ITALIA. No ius soli” ai busti di quelli che sono i padri delle cultura italiana, come Edmondo De Amicis e Pirandello, ma anche a coloro che combatterono e morirono affinché l’Italia non restasse una semplice idea, ma qualcosa di reale, con una cultura propria e il sacrificio del sangue, come nel caso di Cesare Battisti. “Patriota Italiano che, nato in terre italiane sotto il dominio Austro-Ungarico, per senzo di appartenenza combatté da Italiano contro gli austriaci. Simbolo di un’identitá che non puó essere sancita da una marca da bollo in una pratica burocratica, né tanto meno da una legge”.

“L’Italia siamo noi, con la nostra cultura, la nostra Storia, il nostro sangue versato, le nostre tradizioni, il nostro Suolo – concludono – IO SONO ITALIA”.