Un 19enne del quartiere Zen di Palermo viene interrogato da ore dai carabinieri perché sospettato di essere uno dei ragazzi che la scorsa notte, durante una lite, ha sparato e ucciso tre coetanei di Monreale.

Alla base della rissa ci sarebbe stato un apprezzamento dei monrealesi sul modo di guidare il motorino dei giovani del capoluogo. Dalle parole si sarebbe passati ai pugni, poi dal gruppo dei palermitani sarebbero stati sparati almeno 18 colpi.

Probabilmente in due avrebbero fatto fuoco. Due vittime sono morte sul colpo, una terza è deceduta in ospedale. Al vaglio degli inquirenti anche la posizione di un secondo palermitano.

Mentre proseguono le indagini dei carabinieri, coordinati dalla Procura di Palermo, sulla sparatoria di ieri notte a Monreale con tre vittime e due feriti tra cui un sedicenne, alcuni testimoni raccontano che Andrea Miceli sarebbe stato ucciso nel momento in cui stava raggiungendo a piedi il cugino Salvatore Turdo, anche lui assassinato.

Il ragazzo, riferiscono le fonti, aveva poco prima messo al sicuro la fidanzata, chiudendola in auto e raccomandandole di non muoversi. Pochi minuti dopo è stato colpito dai proiettili; è deceduto stamani in ospedale per le gravi ferite. Ancora sotto shock la fidanzata.