“La Sicilia ha scelto di fare innovazione in maniera partecipata, coinvolgendo le imprese, il mondo della ricerca e le università”. Sono le parole dell’assessore regionale alle Attività produttive, Mimmo Turano, dopo l’approvazione da parte del governo Musumeci dell’aggiornamento del documento ‘Strategia regionale dell’innovazione per la Specializzazione intelligente S3’ utile ad attuare la programmazione del Po Fesr 2021-2027.
Innovazione e sviluppo
Fulcro della nuova S3 sarà il Comitato di coordinamento della ricerca – Steering group S3 Sicilia, l’organismo di governance della strategia presieduto dallo stesso presidente della Regione, che sarà concretamente luogo e strumento del coinvolgimento dell’ecosistema regionale dell’innovazione. “Il Comitato – spiega Turano – vede la partecipazione oltre che dei dirigenti generali dei principali dipartimenti regionali coinvolti nell’attuazione della strategia anche di un ampio ventaglio di rappresentati del mondo della ricerca e dell’imprenditorialità innovativa, dei rappresentanti degli Atenei siciliani e dei referenti dei cluster tecnologici nazionali. Per questi ultimi la Sicilia vanta un piccolo primato dato che è stata la prima regione a inserirli”.
La Strategia S3 Sicilia 2021-2027
Gli obiettivi della nuova Strategia S3 Sicilia 2021-2027 vanno dal rafforzamento dell’orientamento verso l’innovazione del sistema produttivo regionale, favorendo la doppia transizione green e digitale fino al sostegno alla cultura dell’innovazione. Spazio anche a un vero e proprio scouting di soggetti e proposte innovative e all’introduzione di un nuovo ambito d’innovazione ‘Ambiente, risorse naturali e sviluppo sostenibile’ finalizzato a valorizzare le tematiche della tutela dell’ambiente che va ad aggiungersi alle altre traiettorie d’innovazione che riguardano agroalimentare, economia del mare, energia, scienze della vita, smart cities & communities, turismo, cultura e beni culturali.
I Fesr dell’obiettivo di policy
L’aggiornamento della Strategia S3 approvato dal Governo regionale è uno dei passaggi necessari a soddisfare la condizione abilitante per accedere ai fondi Fesr dell’obiettivo di policy (OP) 1 della programmazione 2021-2027 “Un’Europa più connettiva e intelligente”.
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