Da sempre oggetto di fantasie e leggende, la Luna è l’unico satellite della Terra. Nei tempi antichi non erano rare le culture, prevalentemente nomadi, che credevano che la Luna morisse ogni notte, scendendo nel mondo delle ombre. Altre culture pensavano che inseguisse il Sole (e viceversa).

C’è chi crede ancora oggi che la Luna sia la causa di follia e di gesti disperati, ad esempio i medici del Patna Medical College Hospital (India), tra il 1976 e 1979 analizzano oltre 800 ricoveri per auto avvelenamento durante la Luna piena. Il maggiore esponente di questa corrente di pensiero è Arnold Lieber, psicologo e studioso di casi di oltre 11 mila aggressioni registrate in Florida nell’arco di cinque anni. La maggior parte (a suo dire) nelle notti di Luna piena.

La sera dell’8 febbraio 2020 è stata complice del primo evento lunare dell’anno. La Superluna di Neve (per le nevicate che caratterizzano il periodo) altro non è che il satellite nel perigeo, ovvero alla distanza minima dalla Terra.

Non tutti però concordano che questa sia proprio una Superluna. Secondo alcuni astronomi, infatti, non è ad una distanza tale da farle meritare il titolo. Ciò nonostante, il Planetario di Palermo non ha potuto perdere l’occasione per mostrare al pubblico l’evento astronomico.

Dopo una visita guidata con approfondimenti sulla Luna e le sue diverse fasi, si è proceduto ad una visione del satellite con i telescopi. Un’occasione per poter osservare al meglio i crateri, le montagne e le valli che caratterizzano la crosta del nostro satellite, che ci accompagna da più di 50 milioni di anni.

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