Il ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli è stata bloccata sulle scale di Palazzo delle Aquile, sede del Comune di Palermo (dove si trovava per partecipare a un convegno sulle mense scolastiche) dagli assistenti agli studenti disabili e dalle mamme dei ragazzi che da gennaio non vanno a scuola per mancanza del servizio di trasporto, e la necessità oramai assolutamente urgente di risolvere la questione, anche perché si potrebbe riproporre a inizio anno scolastico, a settembre prossimo.

“La ministra ha tenuto a precisare – spiega Donatella Anello del sindacato Slai Cobas – che conosce la questione e che è d’accordo sul fatto che si deve risolvere e che per questo è già intervenuta con chi di competenza, riferendosi al presidente della Regione Crocetta, dicendo però anche che lei adesso non pensa di poter fare altro”.

 

“Le è stato ricordato – aggiunge Anello –  tra le proteste delle mamme che essendo invece ministro della pubblica istruzione è pienamente responsabile del diritto allo studio di tutti gli studenti compreso quelli disabili e per questo è e deve essere assolutamente competente. Le è stato ricordato anche che oltre al problema del trasporto c’è quello gravissimo dell’igienico personale che secondo l’interpretazione della legge delega sul sostegno dovrebbe essere scaricato ai collaboratori scolastici, cioè buttare in mezzo alla starda solo in Sicilia

Dopo una serie di battute e precisazioni sulle sue prese di posizione del ministro e chiarimento sugli effetti della legge delega che, di fatto, cancella la figura dell’assistente igienico personale, le è stata consegnata a mano la lettera che il sindacato Slai Cobas ha già spedito via pec all’indirizzo del Miur e le è stato detto che per chiarire ulteriormente una delegazione è disposta a recarsi a Roma per un incontro di approfondimento. Il ministro si è resa disponibile.