La polizia ha fermato tre uomini ritenuti i responsabili della sparatoria di martedì scorso a Palermo, in via Brigata Aosta, in cui sono rimasti feriti Gaetano La Vecchia e la suocera Teresa Caviglia.

Gli agenti della squadra mobile, guidata da Rodolfo Ruperti, hanno fermato Silvestro Sardina (detto Silvio), il padre Francesco Paolo Sardina (detto Paoluzzo) e il cugino Juzef Sardina (detto ‘u tunisino), su richiesta del procuratore aggiunto Ennio Petrigni.

L’accusa è di duplice tentato omicidio. La causa dell’agguato sarebbe un tradimento quello che si è consumato la sera del 2 gennaio in un palazzo.

Secondo quanto accertato dalla squadra mobile grazie alle intercettazioni Gaetano La Vecchia, ferito con tre colpi di pistola all’inguine avrebbe avuto una relazione extraconiugale con la moglie di Silvio Sardina.

Le tre famiglie i Sardina, i Fragale e i La Vecchia abitano tutti nel palazzo di via Brigata Aosta. Che la pista fosse passionale l’aveva già detto al telefono l’uomo che chiamò il 113 da una cabina di Corso dei Mille.

“Correte in via Montalbo, c’è una sciarra e sono con le pistole in mano… la persona armata è Silvio Sardina che stava litigando con la moglie a causa di un presunto tradimento. Al civico 56 dove c’è il palazzo di ferro occupato. C’è un macello, correte subito perché ci saranno più omicidi”.

Poi gli agenti della squadra mobile hanno imbottito di cimici la stanza dell’ospedale di Villa Sofia dove era ricoverato La Vecchia e il quadro si è chiarito.

I Sardina sarebbero diventati lo zimbello di tutto il palazzo. Tutti i condomini da settimane sapevano che “Silvio è un cornuto e quella b… di sua moglie s’ammucca con Gaetano… escono insieme, sembrano una famiglia. Sta per esplodere la bomba”, dice una parente di La Vecchia a un parente in un colloquio al Pagliarelli.

E la “bomba” è esplosa il 2 gennaio. Lo dice Teresa Caviglia, la suocera ferita di striscio che non è voluta restate in ospedale. “Silvio si è messo a fare il fango, ma glielo ha fatto fare suo padre. Perché glielo ha detto suo padre, gli ha dato la pistola e gli ha detto: iniziaci da lui, da Ciccio! (Francesco Fragale su cui sono stati esplosi i primi colpi di pistola) E’ stato suo padre”.