Una vera e propria carica di aspiranti medici pronti a sfoderare le proprie conoscenze per realizzare il sogno di indossare il camice bianco.

Sono quasi 2500 i ragazzi che stamane si sono presentati alle prove di ammissione al corso di Medicina e Chirurgia dell’Università di Palermo. A controllare in merito al corretto svolgimento della prova ben 216 vigilanti, uno ogni 13 candidati.

Il numero dei vigilanti è stato potenziato in seguito all’aumento vertiginoso delle vendite dei micro-auricolari che consentono di comunicare all’esterno. Un boom di vendite anomalo denunciato da Repubblica e in merito al quale è scattata una indagine della squadra mobile dopo l’esposto dell’Ateneo.

Ad accogliere i candidati, suddivisi in 18 aule, anche il rettore Micari presente alla cittadella universitaria.

All’Università di Catania, invece, hanno partecipato al test di ammissione oltre 2700 aspiranti medici.

La prova si è tenuta questa mattina alle Ciminiere: appuntamento alle 8 per gli adempimenti burocratici, poi tutti nelle aule dove alle 11 ha avuto inizio il test, in contemporanea in tutta Italia: 100 minuti per rispondere a 60 quesiti di cultura generale (12 domande), ragionamento logico (10), biologia (18), chimica (12) e fisica e matematica (8). I posti a disposizione sono in totale 323 (299 per il corso in Medicina e Chirurgia e 24 per Odontoiatria e Protesi dentaria).

Ad accogliere i futuri camici bianchi il professore Francesco Priolo, rettore eletto dell’Ateneo catanese, in attesa della ratifica del Miur, per augurare loro un sentito ‘in bocca al lupo’ e seguire da vicino il funzionamento della complessa ‘macchina’ organizzativa che ogni anno l’Ateneo impegna in occasione del primissimo momento di contatto tra le migliaia di giovani siciliani che scelgono l’Università di Catania per la propria formazione e le strutture accademiche: “Vedere così tanti giovani – ha commentato il professore Priolo – rappresenta un bellissimo segnale per la nostra università, che sta attraversando un momento di difficoltà. Ho visto tantissima gioia in questi ragazzi e noi faremo di tutto per dare una risposta seria, sia alle famiglie che ci affidano i loro figli, sia alle studentesse e agli studenti. Il nostro Ateneo ha una storia gloriosa che proseguirà anche nei prossimi anni, formando le future generazioni”.

Una sfida raccolta anche dai tanti candidati, come l’etneo Umberto, aspirante pediatra, che sogna di accedere a Catania “perché è un’ottima università con docenti preparati”. “Ma anche perché offre i posti a chi se li merita davvero” aggiunge Alessandra di Caltagirone, già iscritta a Scienze biologiche.

Per Francesco, catanese alla sua “prima” volta e con il sogno nel cassetto di diventare chirurgo, “l’Università di Catania rappresenta il luogo ideale per formarsi e per svolgere ricerca”, mentre per Annalisa, aspirante fisioterapista, “è un luogo dove è possibile ricevere una formazione adeguata per conseguire una preparazione polifunzionale”. Ma c’è anche chi già studia in un altro ateneo e vorrebbe rientrare a Catania, come Andrea che desidera costruire la “carriera di chirurgo ortopedico” alle falde dell’Etna, nella sua città e in “un Ateneo da cui mi aspetto una maggiore equità”.

E non mancano le proposte degli aspiranti medici come Chiara che vorrebbe diventare un’oncologa e che auspica “una maggiore collaborazione tra docenti e studenti e l’attivazione di una Consulta degli studenti che possa creare e realizzare progetti”.
“Didattica di qualità” è la richiesta di Benedetto che aspira ad una “brillante carriera in Medicina a Catania”. Sulla stessa linea anche Kinsley, aspirante medico, catanese doc ma di origine nigeriana che “punta ad accedere a Catania”, la città in cui abita e in cui ha sempre vissuto.

Numeri quindi importanti per il corso di Medicina, che si conferma il più ambito. Ma il dato relativo alle aspiranti matricole dell’Ateneo catanese è comunque positivo e in linea con quegli degli altri anni. Sono, infatti, 10785 gli iscritti prove di accesso ai corsi di laurea triennale e magistrale a ciclo unico dell’Ateneo, che si terranno alle Ciminiere fino al 12 settembre.

(le foto sono relative alla prova dell’Università di Catania)

 

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