Movimento 139, Mosaico Palermo e Palermo 2022: sono le prime tre liste civiche a sostegno della candidatura dell’uscente Leoluca Orlando a sindaco a Palermo alle amministrative di primavera. Si aggiungono a quella di Sinistra Comune, creata da Rifondazione comunista, il neonato soggetto politico Sinistra Italiana, movimenti e associazioni cittadini che si richiamano ai valori della sinistra.
I simboli sono stati presentati nel corso di un incontro in un hotel della città da Leoluca Orlando, Fabio Giambrone, ad di Gesap e braccio destro di Leoluca Orlando, e da Aurelio Scavone attuale capogruppo del Mov 139, il soggetto politico creato da Orlando dopo l’addio a Idv con cui 5 anni fa è stato eletto sindaco a Palermo.
Per Aurelio Scavone: ” Il progetto che ci unisce è il progetto Palermo. L’amministrazione precedente aveva 16 assessori, quella attuale ne ha 10. La prossima ne avrà 8, i risultati sono davanti agli occhi di tutti”.
In sala anche Nino Lo Presti ex di Forza Italia, qualche presidente delle aziende partecipate, alcuni assessori della giunta come Sergio Marino e qualche ex come Cesare La Piana, tra gli altri anche Ninni Terminelli, esponente dei dem e consiglieri comunali del Mov139.
Mentre Orlando presenta le ‘sue’ liste civiche, il pd dibatte ancora sull’alleanza e soprattutto sul simbolo. I cracoliciani tornano, oggi, alla carica in vista della direzione provinciale. Da una parte il segretario organzizativo Rubino torna a sostenere l’esigenza di andare con il simbolo del Pd che Orlando non itende accettare, dall’altra è un tweet di Cracolici a puntare nuovamente alla questione simbolo: “oggi più cher mai – scrive Cracolici – è indispensabile che alle elezioni di Palermo dovrà esserci il Pd”.
“Seguo l’attuale dibattito del Pd con grande rispetto – ha detto Orlando -. Fermo restando che noi siamo a Palermo e dobbiamo trovare qualcosa di utile per proseguire il progetto della città. Chiedo di non scaricare le dinamiche dei partiti nella vicenda di Palermo”.
“Il mio partito si chiama Palermo, esistono partiti che hanno crisi e dibattiti interni- aggiunge -. Rispetto le dinamiche interne, ma chiedo rispetto per Palermo. Vorremmo provare a stare insieme senza per questo essere travolti dalle logiche dei partiti. Ho rispetto delle diverse sensibilità ma Palermo non va coinvolta nei meccanismi di selezione dei gruppi dirigenti. Non so se questo modello è esportabile su Marte ma è il senso della novità di questa esperienza”.
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