“C’è una riduzione nell’arretrato nei giudizi del Tar. Cerchiamo di dare risposte in tempi sempre più brevi. I ricorsi definiti, quest’anno, sono stati di più di quelli presentati questo significa che le giacenze vanno a diminuire. C’è un trend nell’ultimo quinquennio di diminuzione nella presentazione dei ricorsi al Tar Palermo e Catania. Il motivo è duplice. Da un lato è dovuto all’esosità del contributo unificato cioè la tassazione sui ricorsi dall’altro avere concentrato moltissime controversie nella competenza del Tar del Lazio”.

Lo ha detto Calogero Ferlisi presidente del Tar Sicilia nel corso dell’inaugurazione anno giudiziario.

“In alcune materie indipendentemente dalla regione indipendentemente dal luogo dove si verifica il contenzioso bisogna presentare ricorso al Tar Lazio che ritengo sia diventato un Super Tar – aggiunge Ferlisi – Un cittadino mentre prima poteva fare un ricorso a Palermo o nella sezione distaccata di Catania oggi deve affrontare le spese e i disagi di un ricorso che deve fare a Roma.

Disagi non solo per il primo grado ma anche per l’appello che non sarà presentato al Cga ma al Consiglio di Stato. Questo non costa molto di più al cittadino ma anche alle amministrazioni e alle casse pubbliche.

Una cosa è difendersi al Tar Palermo una cosa è difendersi a Roma al Tar o al Consiglio di Stato. Parlo di oneri che vanno a carico della fiscalità generale. Lo dicono già in tanti, ci sono tante scuole di pensiero anche di studiosi molto importanti che si sia esagerato un po’ troppo con questa competenza centralizzata al Tar Lazio”.