Le bande che truffavano le assicurazioni quanto non trovavano vittime disponibili a farsi rompere un braccio o una gamba cercavano in famiglia e tra parenti.

Una delle ultime persone utilizzate per inscenare un falso incidente è stato Michele Di Lorenzo, anche lui fermato, uscito dagli uffici della squadra mobile per andare in carcere con le stampelle.

Anche per lui l’accusa di avere fatto parte dell’organizzazione che truffava le assicurazioni e che avrebbe utilizzato uno dei dischi di ghisa da 25 chili per fratturare gambe o braccia a poveri uomini e donne che venivano circuiti dalla banda in cambio di 300 euro per una frattura ad un braccio o 500 euro ad una gamba.