E’ tutto dedicato a Ludwig van Beethoven il programma dei concerti di venerdì 17 febbraio alle 20,30 e sabato 18 17,30 al Politeama Garibaldi.

A condurre l’Orchestra Sinfonica Siciliana il pianista e direttore Barry Douglas in sostituzione di Louis Lortie, che ha annullato tutti gli appuntamenti del mese a causa di improvvisa indisponibilità. Douglas, che ha iniziato la sua carriera nell’86, vincendo la medaglia d’oro al concorso pianistico Cajkovskij, è stato già protagonista di altri esaltanti concerti con l’Orchestra Sinfonica Siciliana. Questo il programma: Ludwig van Beethoven, Concerto per pianoforte e orchestra n. 4 in sol maggiore op.58per pianoforte e orchestra; Concerto n.5 in mi bemolle maggiore op. 73 per pianoforte e orchestra “Imperatore”.

Il concerto per pianoforte e orchestra n. 4. Composto da Beethoven tra il 1805 e il 1806 ed eseguito per la prima volta in forma privata nel 1807 alla presenza del principe Lobkowiz con lo stesso Beethoven al piano, fu eseguito pubblicamente il 22 dicembre del 1808 nel Theater an der Wien. In esso si rispecchia la gioia del compositore che stava vivendo un idillio con Josephine Brunswick. La morte del geloso primo marito della donna, il vecchio Deym, avrebbe spianato la strada al compositore verso il matrimonio. Di quella esibizione nella celebre accademia, una maratona musicale di oltre quattro ore, in un freddo polare, rimane il resoconto dettagliato del compositore Johann Friedrich in una lettera: “Beethoven ha eseguito il concerto n.4 in un tempo allegrissimo e con una maestria da sbalordire.”. Si tratta di un concerto pieno di passi difficili, suddiviso nei seguenti movimenti: Allegro moderato, Andante con moto, Rondò: Vivace

Il concerto per pianoforte e orchestra n. 5. Ludwig van Beethoven compose il concerto tra il 1809 e il 1810, più noto come “L’Imperatore”, dedicato come il precedente dell’op.58 all’arciduca Rodolfo Giovanni d’Asburgo-Lorena. Il concerto fu elaborato proprio mentre la sordità del compositore cominciava ad acuirsi. Acclamato musicista, Beethoven si era affermato come pianista e solo dopo come compositore. La sopravvenuta limitazione lo costrinse ad abbandonare le esecuzioni. La prima di questo concerto avvenne a Lipsia, il 28 novembre 1811, con il pianista Friedrich Schneider e sotto la direzione di Johann Philipp Christian Schulz. A Vienna fu eseguito l’anno dopo, con un pubblico che dimostrò una certa freddezza nei confronti del capolavoro beethoveniano, anche in considerazione della durata dell’esecuzione. Il concerto è in mi bemolle maggiore ed è suddiviso in 3 movimenti: Allegro; Adagio un poco mosso (in si maggiore; Rondò.