• Variante brasiliana Covid19 scoperta in un paziente a Palermo
  • Si tratta di un 80enne immunodepresso già vaccinato

La variante brasiliana del Covid19 identificata anche a Palermo. L’Unità Operativa Complessa di Microbiologia e Virologia dell’Azienda Ospedaliera Villa Sofia – Cervello, diretta dalla dottoressa Orazia Diquattro, attraverso test di indagine di sequenziamento genico, con tecnica NGS, ha identificato la variante brasiliana P.1 in paziente Covid19. Come da protocollo ministeriale si è provveduto alla notifica ed alla trasmissione al Laboratorio Regionale di Riferimento.

Il paziente 83 anni, immunodepresso, vaccinato con Pfizer, dopo pochi giorni dalla seconda dose, si era presentato presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Cervello accusando sintomatologia respiratoria e intestinale clinicamente significative. Una volta effettuata la diagnosi clinica e microbiologica con tampone molecolare di Covid19 è stato prontamente ricoverato presso l’Unità di Terapia Intensiva Respiratoria e grazie alla sinergia di Pronto Soccorso, Malattie Infettive, Intensiva Respiratoria, Microbiologia e Virologia dell’azienda ospedaliera palermitana – HUB per il Covid-19 – è stato identificato quale paziente altamente sospetto di essere portatore di una variante genica, come appunto e’ stato poi verificato. In atto il paziente è in trattamento di supporto intensivo delle funzioni vitali.

Ieri un marittimo indiano positivo sbarcato a Palermo

Un marittimo indiano è risultato positivo al Covid19 a bordo della nave da crociera Msc Grandiosa che si trova al porto di Palermo. Il dipendente di 30 anni è stato portato dal 118 all’albergo Covid San Paolo Palace.

Nelle navi da crociera della Msc è molto difficile che possano creare focolai. I lavoratori, i marittimi e i passeggeri sono dotati di un sistema elettronico di monitoraggio.

sanitari a bordo che riescono a fare tantissimi tamponi sanno in tempo reale con chi è venuto a contatto per oltre cinque minuti il marittimo. Un tracciamento continuo che consente di accertare i contatti tra il positivo e quanti si trovano sulla nave.

Nella grande nave è tutto sotto controllo tanto che l’imbarcazione lascerà il porto alle 17 verso Genova.

“Per tutti i membri dell’equipaggio – fanno sapere dalla Msc – vengono eseguiti tre tamponi e periodo di quarantena di 14 giorni prima di prendere servizio (test iniziale nel paese di origine prima della partenza; un secondo test all’arrivo al terminal, prima di salire a bordo; un terzo test al termine del periodo di isolamento di 14 giorni trascorso a bordo in un’area separata della nave); poi un tampone alla settimana durante il periodo di bordo; obbligo di mascherina a bordo e divieto di scendere a terra durante le soste nei porti.

Sono tali misure, estremamente rigorose ed efficaci, ad aver consentito di individuare tempestivamente la positività del membro dell’equipaggio prima che prendesse servizio. Anche il marittimo in questione, infatti, è stato sottoposto finora tre test, uno prima di partire prima dalla sua nazione di origine (negativo), un secondo prima di salire a bordo per la quarantena di 14 gg. (negativo) e un terzo alla fine della quarantena che si è rivelato invece positivo e quindi, come da protocollo, il marittimo è stato trasferito in una struttura di terra”.

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