Nuovo capitolo della telenovela legata ai lavori per la realizzazione della rambla in via Amari, a Palermo. Dopo gli oltre tre mesi di ritardo rispetto alla consegna dei lavori condotti in economia, a rompere il silenzio è la Confartigianato Palermo. L’ente di categoria si è occupata della realizzazione e della donazione della rosa dei venti, ovvero l’elemento centrale del restyling della piazza di fronte al Porto. Opera d’abbellimento che, secondo quanto riferisce l’ufficio stampa, sarebbe pronta in ogni suo pezzo. A mancare sarebbero invece le opere accessorie in capo al Comune. Fra queste, la posa del nuovo strato di asfalto.

La nota di Confartigianato Palermo

A spiegare il mancato posizionamento della rosa dei venti in via Amari è appunto la Confartigianato Palermo, attraverso una nota. “I mattoni in ceramica che raffigurano la rosa dei venti realizzati dagli artigiani e donata da Confartigianato Imprese Palermo alla città, è pronta da mesi. Purtroppo, resta custodita in un magazzino, in attesa che gli operai comunali ultimino i lavori della piazza. Non è possibile – aggiunge la sigla degli imprenditori artigiani – installare l’opera d’arte se prima non viene sistemato l’asfalto. Abbiamo lavorato ininterrottamente anche nei mesi estivi, per potere rispettare la consegna che era prevista per fine ottobre scorso. Le maioliche sono pronte da mesi e siamo anche noi in attesa che ci venga data la possibilità di consegnare ufficialmente la rosa dei venti.”.

Via Amari: tre mesi di ritardi sulla consegna

Nelle intenzioni dell’Amministrazione, la “rambla” di via Amari ha l’obiettivo di interconnettere il Porto con il centro città. Un’area che sta vivendo un momento di riqualificazione, attraverso il rinnovamento dell’area, che dovrà essere adornata con panchine ed aree ristoro. Elementi ancora oggi non al loro posto. Un intervento di rigenerazione urbana che servirà per presentare al meglio la città ai turisti che arrivano dal waterfront del capoluogo siciliano. La consegna del cantiere, portato avanti in economia, doveva avvenire entro il 31 ottobre. Data però che non ha trovato riscontro nella realtà, sia per motivi tecnici che per ritardi vari.

Durante un sopralluogo condotto il 3 novembre, il vicesindaco Fabio Giambrone aveva parlato di “quindici-venti giorni” per completare gli interventi. Tempistiche, di fatto, non rispettate. Se prima, a rallentare i lavori del Coime, erano stati gli scavi di alcune ditte private, oggi mancano alcuni elementi del progetto. Fra questi la “rosa dei venti”. Struttura della quale sono visibili soltanto le “fondamenta”, coperte da una rete avvolta da un telo verde. Si dovrebbe procedere ad incastonare l’opera madre, che dovrebbe essere donata proprio da Confartigianato Palermo. Ma, ad oggi, la struttura non è ancora nella disponibilità del Coime, come chiarito dalla stessa sigla sindacale. Si attende che il Comune completino i lavori di rifacimento dell’asfalto, al fine di potere consegnare l’opera e posizionarlo nel suo futuro posto.

 

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