E’ ancora scossa Carini dopo la tragedia che si è consumata ieri pomeriggio che ha visto protagonista Gabriele Conigliaro, 12 anni, morto mentre stava giocando nel campetto di calcio a 5 del parco giochi Sofia, nei pressi di viale Aldo Moro. Il sindaco Giovì Monteleone esterna tutta la sua amarezza e si augura che l’autorità giudiziaria faccia luce su quanto accaduto.

Il sindaco: “Un parco nato per riscattare la città”

In una lettera il primo cittadino esterna la sua amarezza: “Il dolore per quanto successo è molto profondo – afferma – per la disgrazia e la perdita di una giovane vita, ma anche perché il ‘parco di Sofia’ l’abbiamo fortemente voluto creare come simbolo di riscatto di un’intera città. Quel parco sorge dove prima c’era una discarica e serve proprio per i giochi di bambini e i ragazzi di quella zona periferica di Carini. Ma abbiamo anche sempre saputo che la gestione di impianti di questo genere è complicata e per questo ho sempre dato le disposizioni agli uffici affinché fosse vigilato e gestito a dovere e secondo le norme previste”.

Il presidio è garantito nelle ore mattutine

Di mattina il parco è presidiato da una unità comunale ma non all’ora in cui è successa la disgrazia, avvenuta nel tardo pomeriggio. Inoltre l’area è coperto dal sistema di videosorveglianza per prevenire vandalismi o utilizzi inappropriati. “Il parco – spiega Monteleone – a quell’ora era chiuso, ma la recinzione risulta divelta e i ragazzini vanno a giocare a buon diritto”.

Il primo cittadino invoca chiarezza agli organi inquirenti

“Ci affidiamo alle forze di polizia giudiziaria – aggiunge Monteleone – per l’accertamento di tutte le responsabilità di quanto accaduto e l’amministrazione resta a disposizione della famiglia per qualunque esigenza. Tutti ci rendiamo conto che niente può lenire il loro dolore, che questa disgrazia serva almeno per Carini. Proclameremo il lutto cittadino”

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