Le visite nello studio di via Ruggero Settimo a Palermo dell’allergologo Lorenzo Barresi se la paziente era giovane, bella e sola si trasformavano in visite ginecologiche. Lo stesso medico diceva alle donne che hanno denunciato abusi sessuali ai carabinieri di Monreale che era ginecologo e mammologo,

L’indagine che ha portato agli arresti domiciliari del medico con l’accusa di violenza sessuale parte dalla denuncia di una delle pazienti. La giovane aveva cercato su internet uno specialista perché ultimamente soffriva spesso di allergie.

“In sala d’aspetto – ha raccontato la giovane come si legge nell’ordinanza del gip Clelia Maltese – una giovane che attendeva di entrare dal medico accompagnata da un ragazzo. Mi ha detto “Ma sei sola, ti consiglio di non andare da sola”. Per questo la giovane ha chiamato il padre che stava cercando di parcheggiare lo scooter. Si doveva stampare la richiesta e il padre si è dovuto assentare. Una volta tornato nello studio il medico non lo ha fatto entrare chiudendo la porta a chiave. Ed è qui che come racconta la vittima ai carabinieri si ripete lo stesso copione con altre 12 vittime.

“Il medico mi ha chiesto di spogliarmi e togliere il reggiseno. Ha preso un batuffolo lo ha imbevuto in una soluzione e lo ha passato attorno al capezzolo. A questo punto mi ha chiesto se avevo anche macchie strane nella vagina e se il mio ciclo fosse regolare – racconta la giovane – Tutte domande e atteggiamenti che mi hanno messo in imbarazzo. E che mi hanno fatto scappare dallo studio tanto da dimenticare il documento di riconoscimento dal segretario”. Dopo le denunce sono iniziate le intercettazioni che avrebbero confermato il racconto della ragazza. Altre 12 le vittime secondo quanto hanno ricostruito i carabinieri di Monreale coordinati dal pm Giorgia Righi.

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