Corre senza sosta il Covid19 ma al tempo stesso si accorciano i giorni per le elezioni che si terranno il 22 ed il 23 novembre a Vittoria, nel Ragusano, ed a San Biagio Platani, nell’Agrigentino, per il rinnovo dei Consigli comunali e l’elezione dei sindaci. Entrambi i Comuni sono stati sciolti per infiltrazioni mafiose ma in piena emergenza sanitaria la tornata elettorale potrebbe aumentare i contagi, preoccupa soprattutto la situazione a Vittoria, dichiarata nei giorni scorsi zona rossa. 

Il parlamentare regionale, Carmelo Pullara chiede la sospensione ed il rinvio delle elezioni a data da destinarsi.

“Come è noto- dichiara Pullara- il 22 e 23 novembre prossimi in Sicilia due comuni, Vittoria in provincia di Ragusa e San Biagio Platani in provincia di Agrigento, sono chiamati al voto per l’elezione diretta del sindaco e del Consiglio comunale. Considerato il periodo drammatico che stiamo vivendo a causa dell’emergenza Coronavirus ritengo sia necessario sospendere immediatamente e rinviare, a data da destinarsi, le elezioni con sospensione di ogni attività elettorale in presenza”.

“Il dato epidemiologico- aggiunge Pullara- continua ad aggravarsi ogni giorno di più  con numeri sconfortanti. Nella provincia di Ragusa è salito quasi a mille il totale delle persone attualmente contagiate e Vittoria è l’area più colpita. Anche in provincia di Agrigento la curva dei contagi continua a salire. Inoltre ritengo anche assurdo che si faccia campagna elettorale quando la gente ha ben altre preoccupazioni. Il virus galoppa -conclude Pullara- e occorre essere prudenti e fermarsi se è necessario, ne va della salute di tutti”.

Ma a Vittoria quasi nessuno crede alle elezioni, primi tra tutti i presidenti di seggio: su 69 solo 4 presidenti avrebbero dato conferma. Si starebbe procedendo alla surroga ma trovare in poco tempo 66 presidenti di seggio abilitati e disponibili non è cosa facile anche se non impossibile.

Non basta. La paura del contagio si sarebbe ormai diffusa anche fra i dipendenti comunali tanto che gli addetti al servizio elettorale starebbero rinunciando in massa agli straordinari in presenza. Il che significa rendere impossibili le operazioni di voto visto che bisogna aprire gli sportelli per i certificati elettorali e ricevere il pubblico, recapitare le schede, ricevere i plichi chiusi dopo il voto ed effettuare il riconto

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