Agenti della squadra mobile di Ragusa e del commissariato di Comiso hanno arrestato per sfruttamento della manodopera due imprenditori agricoli, soci di tre aziende florovivaistiche a Scicli, M. C., di 40 anni, e C.P., di 53, e denunciati altri due.

Secondo l’accusa avevano messo sotto contratto 14 operai, molti dei quali stranieri, ma non versavano loro l’intero stipendio dovuto, pagandoli tre euro l’ora e non rispettando le norme di sicurezza per il lavoro. Durante i controlli la polizia ha anche sequestrato dei fitofarmaci utilizzati dai lavoratori privi di patentino che ne attestasse l’avvenuta formazione per l’impiego. Nell’azienda, inoltre, alcuni magazzini ed immobili fatiscenti erano stati trasformati in abitazioni dove vivono abitualmente parte dei lavoratori, soprattutto romeni ed extracomunitari provenienti dal Centro Africa.

Appena ieri la Dia aveva confiscato beni per ben 10 milioni di euro ad imprenditori accusati di essersi arricchiti proprio con il lavoro nero (LEGGI QUI). Un fenomeno, quello del caporalato e del lavoro nero, che continua  a mostrarsi in crescita soprattutto in agricoltura settore seguito da quello edile

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