“Possiamo chiudere tutto, ma non le scuole, in particolare non quelle scuole”. Lo dice il sindaco di Ragusa, Peppe Cassì, contrario alla decisione del Governo regionale di chiudere le scuole.

L’analisi

“Ho visitato nei giorni scorsi parecchie scuole ragusane, ed ovunque ho trovato ordine, rispetto dei distanziamenti, aule ampie ed adeguate alle esigenze del momento, alcune oggetto di lavori di allargamento realizzati in pochi giorni dal Comune” spiega il sindaco di Ragusa. “Ho conosciuto insegnanti motivati ed attenti, alunni -dice Cassì – disciplinati e concentrati su libri di didattica (altro che tablet…). Ho visto, sopra le mascherine, occhi vivaci, che svelavano tutta la gioia che a quella età si prova solo quando si condividono spazi, attività ed esperienze con i coetanei. Gli esperti sostengono che la prolungata privazione delle occasioni di socializzazione per soggetti la cui personalità è in una fase di crescita vertiginosa, può avere ripercussioni serie, persino irreversibili”.

Danno ai ragazzi

Nella sua analisi, il sindaco di Ragusa teme gli effetti negativi della didattica a distanza. “Pensiamo ai nostri ragazzi, al loro benessere, ai danni psicologici che potrebbero subire, non meno seri di quelli fisici. Se sarà concesso ai sindaci di decidere a livello locale, di concerto con le ASP, sulla apertura delle scuole di competenza comunale, mi adopererò per favorire la didattica in presenza” dice il sindaco, Peppe Cassì.

Situazione trasporti

Il sindaco, peraltro, assicura che nella città che amministra, la situazione del trasporto pubblico è ottimale. “A Ragusa, peraltro, l’uso dei servizi di trasporto pubblico, dove è più facile – dice il sindaco di Ragusa, Peppe Cassì – che si generino assembramenti, è limitato; gli ingressi e le uscite dalle scuole si possono scaglionare, ed i genitori possono comprendere l’esigenza di accompagnare e riprendere i propri figli senza trattenersi più del necessario. Lasciare che i nostri ragazzi rimangano ancora chini per ore davanti ai monitor è dannoso: abbiamo la responsabilità di operare le scelte migliori per il loro futuro, che coincide col futuro della intera nostra comunità.”