Gli agenti della Squadra mobile di Ragusa hanno tratto in arresto un corriere della droga, S.G., 42 anni, con precedenti penali , in quanto trovato in possesso di 2,4 Kg di cocaina, per un valore di circa 700 mila euro, rivenuti nella sua  auto.

Il veicolo è stato fermato sulla Ragusa-Catania e secondo quanto affermato dagli inquirenti il conducente sarebbe andato a forte velocità e questo avrebbe destato i sospetti delle forze dell’ordine anche se è probabile che già sapessero del suo passaggio.

L’uomo, costretto a fermare la corsa della sua macchina avrebbe mostrato molta insofferenza e così gli agenti di polizia hanno perquisito il veicolo, scovando la droga, contenuta in due involucri, sotto i sedili anteriori. Il sostituto procuratore di Ragusa, Santo Fornasier, ha disposto il trasferimento del quarantaduenne nel carcere di Ragusa in attesa dell’udienza di convalida della misura cautelare che si terrà nelle prossime ore davanti al gip del tribunale di Ragusa.

“L’incremento dei furti commessi sul territorio ibleo, specie in questa fase pandemica, ha spinto il questore di Ragusa, dottoressa Giusy Agnello, a richiedere agli uffici operativi una intensificazione dei servizi di controllo del territorio anche in orario notturno” fanno sapere dalla Questura di Ragusa.

Nel Siracusano, invece, i carabinieri di Sortino, al termine di una perquisizione, hanno rinvenuto droga e reperti storici nella disponibilità di F.V., 25 anni, sortinese, indagato per detenzione di sostanza stupefacente del tipo marjuana, ricettazione e per impossessamento illecito di beni culturali appartenenti allo Stato.

Sono stati scovati all’interno dei mobili due contenitori in vetro contenenti 73 grammi di marijuana, tre piante della medesima sostanza stupefacente in essiccazione, un bilancino di precisione e, all’interno dell’intercapedine di un muro, la somma di cento euro. La perquisizione si è estesa nell’appartamento in cui vive il venticinquenne:
in una una credenza, i carabinieri hanno trovato dei reperti archeologici detenuti illecitamente, tra cui  una “coppetta fittile bilanciata” e 9 monete in bronzo di diversa fattura e zecca, riconducibili verosimilmente al periodo greco.

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