Più di dodici milioni di euro riassegnati ad opere per allargare e potenziare i cimiteri dei Rotoli e di Santa Maria di Gesù. L'idea di una nuova struttura a Ciaculli sembra ormai tramontata.
"Le bare senza nome - spiega l'assessore - non possono essere aperte. Per far ciò è necessario l'intervento della magistratura. Intanto non è possibile procedere alla tumulazione o alla inumazione".
"Mi auguro che entro l'estate il forno crematorio dei Rotoli possa tornare in funzione". Roberto Lagalla prova a fissare dei paletti all'emergenza cimiteriale.
di
Pietro Minardi
Sul forno crematorio: "Impianto in funzione entro l'estate"
Svolta nell'emergenza al cimitero dei Rotoli di Palermo. Tensostrutture svuotate da tutte le bare presenti nei mesi precedenti. Si punta a riattivare il forno crematorio entro l'estate.
"Siamo al trenta-quaranta per cento del nostro percorso -dice il sindaco Roberto Lagalla - contiamo di restituire il camposanto alla sua piena funzionalità, entro l'anno".
di
Redazione
Liberata la prima, si lavora a liberare la seconda
Dopo tre anni di piena emergenza, qualcosa si muove al cimitero dei Rotoli. Il numero di salme a deposito è sceso nettamente. Il lavoro della struttura commissariale ha iniziato a portare i primi frutti.
Era il 17 marzo 2020 quando il forno crematorio del cimitero dei Rotoli ha funzionato per l'ultima volta. Ad oggi il capoluogo siciliano continua a non avere un impianto.
Lo avevano annunciato qualche giorno fa. I cittadini di Vergine Maria sono scesi in piazza per protestare contro l'allargamento del cimitero dei Rotoli nell'area dell'ex EdilPomice.
Un gruppo di residenti della borgata di Vergine Maria ha indetto un sit-in per ribadire il proprio "no" all'allargamento del cimitero dei Rotoli nell'area dell'ex EdilPomice. Ecco le loro voci.
di
Pietro Minardi
Procedono i lavori su loculi ipogei e forno crematorio
Una quindicina di feretri per terra e con le lastre di zinco aperte lasciati al centro dello spiazzale dell'ex vivaio del cimitero dei Rotoli. Dal cimitero annunciano indagine, ma il Comune smentisce.
La polizia municipale è intervenuta per liberare i marciapiedi dalle strutture abusive realizzate dai commercianti di fiori. In alcuni casi le demolizioni sono avvenute nell’immediatezza su volontà di alcuni esercenti per evitare le sanzioni più gravi del sequestro