• In carcere il 50enne ristoratore siracusano accusato della scomparsa dei dei badanti
  • E’ accusato di duplice omicidio e occultamento di cadavere
  • Il provvedimento è stato emesso dalla Procura di Catania ed eseguito dalla Squadra mobile di Siracusa
  • La svolta dopo il ritrovamento di resti umani nella casa del 50enne

Gli agenti della Squadra mobile di Siracusa hanno eseguito un provvedimento di fermo per duplice omicidio ed occultamento di cadavere nei confronti di  Giampiero Riccioli, 50 anni, ristoratore, in relazione alla scomparsa dei due badanti campani, Alessandro Sabatino e Luigi Cerreto. L’uomo, come disposto dai magistrati della Procura generale di Catania, si trova in cella, nel penitenziario di Cavadonna, a Siracusa.

La svolta investigativa

Il provvedimento è stato eseguito dagli agenti della Squadra mobile di Siracusa poche ore dopo il ritrovamento di resti umani nella villa dell’indagato, in contrada Tivoli, alla periferia sud di Siracusa. Secondo la ricostruzione dell’accusa, Alessandro Sabatino e Luigi Cerreto, dopo aver risposto ad un annuncio di lavoro, lavorarono per alcuni giorni come badanti del padre del cinquantenne, salvo poi litigare con quest’ultimo.

L’inchiesta della Procura di Catania

In tutti questi anni, nonostante scavi e ricerche nella zona di contrada Tivoli, non è mai stato trovato nulla riconducibile alla scomparsa delle vittime al punto che la Procura di Siracusa, nei mesi scorsi ha presentato una richiesta di archiviazione ma la Procura di Catania  ha avocato a se l’indagine sulla scomparsa.

I resti umani a Catania

Due giorni fa, sono iniziate le ricerche con i georadar nella proprietà dell’indagato che hanno consentito di trovare dei resti, trasferiti all’obitorio di Catania.

La tesi delle famiglie

Nell’opposizione alla richiesta di archiviazione sono state sottolineate anche diverse incongruenze emerse nelle varie occasioni in cui l’indagato è stato sentito e le testimonianze di alcune persone che avrebbero riferito di una violenta colluttazione che avrebbe avuto per protagonista il figlio del pensionato, un’altra persona e Alessandro Sabatino e che avrebbe avuto come epilogo la morte di Sabatino e la successiva uccisione di Cerreto, forse scomodo testimone.

 

 

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