Non si placano le polemiche a distanza tra Vittorio Sgarbi, presidente del Mart di Rovereto, ed il Fronte del No al prestito del Seppellimento di Santa Lucia di Caravaggio. L’opera, dopo un lungo braccio di ferro, è stata trasferita a Roma, all’istituto centrale del restauro, per poi finire al Mart in occasione di una mostra per celebrare il maestro della luce.” Solo a Siracusa ignoranti e incompetenti pretendono di ostacolare un’attività di conservazione e di restituzione di un’opera alla sua sede originaria ,nei tempi più’ rapidi rispetto alla loro inconcludente inerzia.E quando qualcuno trova il modo e i fondi per farlo, loro , impotenti e incapaci, rivendicano competenze e poteri che non hanno ,in nome di valori di cui non sono degni“ attacca Sgarbi.

Il critico d’arte prende anche di mira l’ex sindaco di Siracusa, Roberto Visentin, che, ieri, ha attaccato l’attuale amministrazione comunale, guidata da Francesco Italia, per non aver esercitato alcuna pressione per fermare il prestito al Mart, ricordando quando la sua giunta bloccò la partenza dell’opera per una mostra nelle Scuderie del Quirinale nella primavera del 2010.

“Tale Visentin – dice Sgarbi –  impose alla città l’orribile scultura del gigante americano di Seward Jones, ingombrando la piazza più bella, prende a pretesto la straordinaria impresa del restauro e del ritorno di Caravaggio, non riuscita a lui e non portata a compimento da nessuno, come ha indicato con grande rigore lo storico dell’arte Silvia Mazza, per attaccare l’amministrazione vantandosi di una cosa totalmente ridicola: “all’epoca riuscimmo a creare un unico fronte compatto e coeso per impedire il prestito del dipinto a Roma” .

“Solo un personaggio provinciale – attacca Sgarbi – non considerando gli effetti positivi dell’impresa e il contributo economico e culturale di una istituzione ,può vantarsi di ostacolare un prestito come se fosse un furto. Per nascondere la propria incapacità e impotenza, lui e i suoi simili sono pronti a opporsi alle cure che non si negano a nessuno malato, con discorsi stralunati, dimenticando quante volte fino al 2005 l’opera è stata esposta, senza evocare fronti e crociate”.

Ed ancora: “Solo a Siracusa può accadere che pretendano potestà su un bene dello Stato enti che non hanno nessun titolo e nessuna competenza . Le procedure richiedevano la richiesta al ministero dell’Interno e la vigilanza della sovrintendenza :è così è stato,con l’intervento straordinario dell’Istituto centrale del restauro. Fine. Nessun ex sindaco fallito penserebbe di opporsi al prestito del dipinto di un museo statale. Il sindaco Nardella a Firenze non entra nel merito dei prestiti degli Uffizi, né per Botticelli né per Caravaggio. La  stessa cosa vale per il sindaco di Milano Beppe Sala, che non penserebbe di opporsi o di fare “fronte compatto e coeso” al prestito di un Mantegna o di un Caravaggio  della pinacoteca di Brera”.

L’ex sindaco di Siracusa, Roberto Visentin, ha replicato. “Io ho espresso una mia valutazione – dice Visentin a BlogSicilia –  sulla vicenda ed accetto che altri possano pensarla in modo diverso da me ma Sgarbi ha scelto l’insulto. Ed agli insulti non si replica, del resto non è certo la prima volta che adotta comportamenti tutt’altro che riflessivi”.