• Report sulle condizioni degli istituti scolastici di Siracusa
  • In una scuola cadono cornicioni secondo il Movimento civico 4
  • In un altro edificio, i bambini delle elementari tra polvere e rumori

“All’istituto  Giaracà” di via Gela, che attende da anni una ristrutturazione che non arriva,  cadono i cornicioni e una vetusta e ammalorata rete arancione di messa in sicurezza ha accolto i primi giorni di scuola dei bambini”.

Le segnalazioni delle famiglie

Lo denuncia il Movimento Civico 4 di Siracusa, autore di un report sulle condizioni degli istituti scolastici di Siracusa, che sostiene di aver raccolto le segnalazioni di diversi genitori ma avverte di avere già informato il Comune.

“Ci sono giunte segnalazioni – dice il leader del movimento, Michele Mangiafico, ex vicepresidente del Consiglio comunale – per la pericolosità che la rete, ormai strappata e priva di tappi negli spuntoni, costituisce per gli stessi bambini. Il fatto è stato segnalato all’amministrazione comunale attuale”.

La scuola in mezzo al cantiere

Il Movimento Civico 4 solleva anche la questione dell’istituto Wojtyla” di via Tucidide che ospita i piccoli studenti di due seconde elementari, tutte le terze e quarte elementari.

Secondo Mangiafico, l’edificio, per cui il Comune ha pagato fino al 30 giugno scorso un affitto di 87 mila euro, si trova “tra saracinesche, sterpaglie e mancato decoro all’esterno”, inoltre sono presenti “pilastri all’interno delle aule” e per concludere “l’aggiunta di un cantiere edile del condominio produrrà polvere e rumori, non compatibili con un clima salubre”.

“Affitto pagato frettolosamente”

“Ci chiediamo – dice il leader a nome del movimento – se l’Amministrazione comunale, prima di prorogare
frettolosamente il contratto di affitto con questo privato abbia valutato l’esistenza sul territorio di alternative, a partire dal protocollo d’intesa stipulato con l’Arcidiocesi di Siracusa e che ha permesso di usufruire di soluzioni migliori all’interno di alcune parrocchie della città per altri istituti comprensivi”.

Il caso dell’Archia

“Irrisolta, dopo oltre un anno di proteste nei confronti dell’amministrazione comunale attuale, la questione
dell’ingresso di via Calatabiano dell’istituto “Archia”, “che si trasforma in occasione delle piogge in un
fangoso acquitrino che rende impraticabile la possibilità di ingresso di genitori e bambini. -dice Mangiafico –
Molte parole da parte della classe dirigente al governo della città, ma nessuna iniziativa concreta per la
risoluzione di un disagio che, con le prossime precipitazioni atmosferiche, si ripresenterà in tutta la sua
drammaticità”.