Niente panico a Siracusa dopo le restrizioni imposte ieri sera dal Governo nazionale che ha esteso la zona rossa in tutta Italia. In mattinata, si sono registrate code agli ingressi di supermercati della città ma non per la foga di accaparrarsi i generi alimentari, quanto per le misure di sicurezza adottate dalle attività commerciali dove si entra poco per volta per evitare affollamenti tra i corridoi e le casse, come sempre accade, specie nelle ore di punta.

 

“E’ una misura giusta – racconta Lucia, 53 anni, impiegata in coda ad un supermercato in via Tisia, nella zona alta di Siracusa – e pazienza se siamo costretti a fare la fila ne va della nostra salute. Ci vuole pazienza e soprattutto senso di responsabilità da parte di tutti noi. Vedere il filmato di quella gente alla stazione di Milano mi ha lasciato sgomenta e senza parole. E’ la testimonianza di come il senso di responsabilità non sia ancora percepito”.

Come nella giornata di ieri, in strada circolano poche auto, Ortigia, il centro storico della città, è praticamente deserta, popolata solo dai gestori di bar e negozi e dal personale del Comune di Siracusa. In merito alle disposizioni del Governo è intervenuto il sindaco, Francesco Italia.

“Questa nuova alba ci consegna un Paese unito – dice il sindaco di Siracusa –  contro un solo nemico, invisibile, e un unico antidoto per neutralizzarlo: l’altruismo. Chiede a ciascuno di noi di rinunciare alle nostre abitudini, al nostro modo di stare insieme, di pianificare le giornate.Ci obbliga a pensare a chi è più fragile, a chi rischia perché anziano o già ammalato. Inchioda il nostro egoismo ad una responsabilità sociale che abbiamo il dovere di assumere, tutti, senza distinzione, a partire dai piccoli e grandi sacrifici che, da ora in avanti, saremo chiamati a compiere.

“Diventiamo tutti, occhi, braccia, mani, cuore e fiato – dice il sindaco di Siracusa –  di quei medici e infermieri che, senza sosta, da nord a sud, stanno dando aiuto e conforto a migliaia di ammalati. Siracusa è con loro ed è pronta ad accogliere questa nuova sfida. Ciascuno di noi farà la propria parte; con orgoglio, fiducia e senso del dovere. Con una sola, potente voce: fermiamo il contagio”.