Nelle settimane scorse, si contavano sulle dita di una mano ma da qualche giorno i commercianti ambulanti di frutta e verdura sono comparsi, come ai vecchi tempi, prima dell’esplosione del coronavirus. Tra di loro, comunque, ci sono regolari, con tanto di licenza e tassa del suolo pubblico pagata, ma gli abusivi non hanno fatto mancare la loro presenza.

 

Ed in effetti, le segnalazioni da parte di residenti delle zone dove lavorano i commercianti dell’ortofrutta sono ormai tante, ognuno di loro, con il proprio telefonino ne testimonia la presenza. Alcuni hanno fatto di più, chiamando le forze dell’ordine anche perché, in alcuni casi, si sarebbero registrati assembramenti di clienti attorno alla bancarella o ad un mezzo, trasformato per l’occasione, in un vero punto vendita. Per non parlare della mancanza di mascherine e guanti, strumenti fondamentali per proteggersi dal Covid-19.

In ogni caso, la presenza così massiccia fa discutere. “In tempi normali la violazione avrebbe comportato soltanto sanzioni amministrative. Adesso ha anche risvolti sotto il profilo della salute pubblica, con buona pace delle imprese che rispettano le regole e dei cittadini che restano a casa. Abusivi che magari prendono anche sussidi, reddito di cittadinanza o bonus di 600 euro” racconta un residente che, più volte, si è rivolto alle forze dell’ordine. In realtà, come denunciato da questo stesso residente il problema resta l’abusivismo, in quanto i commercianti dell’ortofrutta, vendendo beni di prima necessità, rientrano tra quegli operatori che esercitano attività essenziale.

Nei giorni scorsi, invece, erano stati gli stessi ambulanti, quelli regolari, a protestare davanti all’ingresso del mercato ortofrutticolo di Siracusa a causa dell’impennata dei prezzi di alcuni prodotti, sostenendo di non voler speculare sulle spalle dei consumatori.

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