• Confusione sui dati Covid19 a Lentini
  • Il Comune in poche ore è passato da arancione a rosso
  • La rabbia del sindaco

Sembrava che Lentini fosse uscita dall’incubo della zona rossa dopo la comunicazione del sindaco, Saverio Bosco, che, con un documento dell’Asp in mano, aveva annunciato, nelle scorse ore, un errore di calcolo dell’Asp sui dati del contagio. Invece, nemmeno il tempo di esultare che l’azienda sanitaria, dopo aver rivisto i dati, attraverso una Pec, ha spiegato allo stesso primo cittadino che il suo Comune resta in rosso. La zona arancione è durata poco meno di un paio di ore ma la questione è destinata a sollevare molte polemiche.

La prima comunicazione

Nel primo documento, sotto forma di una lettera, protocollata nella giornata di oggi, il direttore del Gruppo Covid dell’Asp di Siracusa, Ugo Mazzilli, svelava “che per mero errore del flusso comunicato dal data manager aziendale le ho trasmesso un tasso di incidenza errato, ovvero superiore a quello reale”, per cui “con la presente si invita la S.V (riferito al sindaco ndr) a chiedere al presidente della Regione la revoca dell’ordinanza di proroga prolungata”.

La rabbia del sindaco

“Al netto delle valutazioni e verifiche che faremo nelle opportune sedi, ho già avvertito il Prefetto. Riteniamo che la superficialità con cui viene affrontato il tema sia assolutamente da condannare, non è più possibile esporre interi comparti economici delle nostre Città per mera “ignoranza” aritmetica dei singoli funzionari” aveva commentato il sindaco di Lentini, Saverio Bosco.

Si torna in zona rossa

Questo balletto di numeri ha, alla fine, riportato Lentini in zona rossa fino al 5 di maggio. La nuova ordinanza proroga da domani (giovedì 29 aprile) la “zona rossa” per i Comuni di: Aci Catena e Adrano, in provincia di Catania; Baucina, Belmonte Mezzagno, Borgetto, Cinisi, Giardinello, Lascari, Mezzojuso, Misilmeri, Monreale, Partinico, Termini Imerese, Villabate e Villafrati, nel Palermitano; Catenanuova e Cerami, in provincia di Enna; Lampedusa e Linosa, nell’Agrigentino; Lentini, in provincia di Siracusa; Marianopoli e Mussomeli, nel Nisseno; e la reitera per Caccamo, Campofiorito e Cefalù, sempre in provincia di Palermo.