• Un uomo dopo essersi presentato all’Hub per il vaccino è scappato
  • E’ che sia positivo al Covid19
  • In corso le ricerche della Polizia municipale

Gli agenti della Polizia municipale di Siracusa sono alla ricerca di un uomo che, dopo essersi presentato nei locali dell’Hub per sottoporsi al vaccino, è scappato. “Ha presentato il test molecolare ed a quel punto è fuggito” spiega a BlogSicilia il comandante della Polizia municipale, Enzo Miccoli, che ha organizzato le ricerche per rintracciare quell’utente.

“E’ positivo”

La direzione dell’Asp ha confermato  la vicenda, aggiungendo della positività dell’utente. “Stamane al Centro vaccinale Urban Center di Siracusa un avventore proveniente dall’esterno e protetto da mascherina regolarmente indossata si è fermato all’ingresso chiedendo informazioni sulla vaccinazione e riferendo di essere positivo al covid19”.

Hub chiuso

Dopo la fuga “il responsabile del Centro ha allertato i vigili urbani ed ha proceduto comunque a segnalare il caso all’autorità competente e a sospendere temporaneamente le attività del Centro per l’attuazione dei percorsi di sanificazione” spiegano dall’Asp. Gli agenti della Polizia municipale, che stanno cercando il fuggitivo, dovranno stare attenti, a causa del possibile rischio contagio.

I dati sui vaccini

Prosegue, comunque, la campagna vaccinale a Siracusa. Nei giorni scorsi, l’Asp ha comunicato che sono state già superate  le 50 mila dosi somministrate tra prima e seconda.  In merito agli over 80, secondo quanto affermato dall’azienda sanitaria “sono quasi 10 mila i vaccinati”.  Di questi, “sono circa 2000 gli over 80 vaccinati nelle Rsa e nelle 116 case di riposo su tutto il territorio provinciale, oltre 1800 anziani nella abitazione su un totale di 3000 che si sono prenotati, raggiunti a domicilio dalle varie squadre coordinate dal Dipartimento di Prevenzione medico e dai Distretti sanitari composte da medici, infermieri, psicologici e assistenti sociali”.

Niente dosi per i pazienti psichiatrici

“Non è ancora iniziata la campagna di vaccinazione per gli ospiti delle Comunità terapeutiche assistite”. Lo denunciano Gaetano Sgarlata e Carmela Carbonaro rispettivamente Presidente regionale e delegata provinciale dell’associazione “Si può fare per il lavoro di comunità”.

Pazienti come reclusi

L’associazione, in merito alla posizione dei pazienti psichiatrici, precisa che “all’entrata in vigore delle norme anti Covid erano stati equiparati ai pazienti delle Rsa ma nel momento della vaccinazione sono normali cittadini che debbono aspettare il loro turno. Questo li condanna ulteriormente ad altri mesi di reclusione come se non bastassero i 13 mesi già vissuti così”.