Bilancio ancora grave sulle strade siciliane. Due morti e una ragazza ferita in gravissime condizioni nella sola giornata di domenica.

A perdere la vita Valentina Agliolo, 20 anni, e Cristian Diluciano, 31 anni.

Nella notte tra sabato e ieri a perdere la vita è stata Valentina Agliolo. La ragazza, una studentessa di Lentini, era alla guida di uno scooter.

Con lei un’amica, E.R., pure ventenne, che adesso è ricoverata in gravi condizioni all’ospedale. Le due giovani stavano percorrendo via Cirene, a Lentini, mentre tornavano a casa dopo aver trascorso la serata a Carlentini con un gruppo di amici; pochi minuti dopo le 2,30, la ventenne ha perso il controllo della moto, una Honda Sh 125, finendo contro il muro di cinta della chiesa di Santa Croce e contro un palo dell’illuminazione pubblica.

Un impatto terribile: la studentessa alla guida della moto è finita contro il lampione e l’amica invece ha battuto violentemente contro la sede stradale.

La ventenne rimasta ferita è stata invece trasferita all’ospedale Cannizzaro di Catania. Nel corso della giornata odierna la salma di Valentina dovrebbe essere restituita alla famiglia.

Il trentunenne, un operaio, è morto invece poco dopo le 13, mentre viaggiava lungo la strada provinciale Marzamemi-Portopalo in sella alla propria moto di grossa cilindrata, una Sukuzi 750. Il giovane ì ha perso il controllo del proprio mezzo finendo fuori strada, in una zona dove sono presenti anche grossi massi.

Ad avvisare i soccorsi chiedendo l’intervento del 118 sono stati alcuni passati arrivati sul posto pochi istanti dopo. Nella zona è anche arrivato un elicottero per trasportare prima possibile l’operaio in ospedale ma il trentunenne non è mai arrivato sul mezzo perché è morto poco dopo senza che il personale del 118 potesse fare nulla. Lungo la provinciale tra Marzamemi e Portopalo sono arrivati anche i carabinieri di Pachino che hanno avviato i rilievi per cercare di ricostruire la dinamica dell’incidente.

Il medico legale Giuseppe Caldarella ha effettuato l’ispezione cadaverica e poi la salma è stata restituita ai familiari. Il trentunenne indossava il casco ma l’impatto con l’asfalto è stato troppo violento.