• Un agente di Polizia penitenziaria coinvolto nel traffico di droga nel carcere di Augusta
  • I promotori sono due detenuti
  • Indagini per svelare altre connivenze

C’è anche un Sovrintendente della Polizia penitenziaria, in servizio al carcere di Augusta, tra i 16 arrestati della Guardia di finanza di Catania nell’inchiesta denominata Prison Dealer sull’introduzione di droga e telefonini nella casa circondariale di Augusta. Michele Pedone, 51 anni, originario di Taranto, secondo le Fiamme gialle, aveva il compito, dietro compenso, del trasporto e dell’ingresso della droga, godendo, all’interno dell’istituto di connivenze e coperture sulle quali sono in corso ulteriori accertamenti.

Le accuse

Gli arrestati sono accusati a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanza stupefacente nel carcere di Augusta, oltre che di associazione per delinquere finalizzata all’indebito procacciamento di apparati telefonici per i detenuti e di corruzione di pubblici ufficiali per atti contrari ai doveri di ufficio.

L’organizzazione

Secondo gli inquirenti, i promotori sarebbero stati Dario Giuseppe Muntone e Luciano Ricciardi, i quali, attraverso telefoni cellulari illegalmente introdotti in carcere, avrebbe diretto le attività dei sodali all’esterno, volte al reperimento, al deposito e al trasporto di diverse tipologie di sostanza stupefacente – oltre che provveduto a organizzare la materiale, illecita introduzione delle sostanze in carcere e a gestire la cassa comune dell’associazione criminale. Inoltre, Michael Cusmano si sarebbe speso per l’acquisto, grazie ad alcuni fornitori, tra cui Santo Riolo e Michael Sanfilippo, delle partite di stupefacente, che poi veniva custodito e confezionato in dosi, pronte per lo smercio, da Rosaria Buda.

Le consegne

Una volta introdotti in carcere i diversi quantitativi di stupefacente, sono state acquisite  5 consegne di droga, Muntone e Ricciardi  avrebbero provveduto a cederlo, dietro pagamento, ad altri reclusi Sebastiano Muremi, Simone Sapienza, Giuseppe Genesio, Fabiano Scattamaglia, Eros Milone, Francesco Maccarrona e Francesco Ferlito) i quali, a loro volta, lo hanno rivenduto ad altri detenuti.

I nomi

Giovanna Buda, 32 anni, di Catania, Rosaria Buda, 37 anni, di Catania; Dario Giuseppe Muntone, 36 anni, di Catania; Michele Pedone, 51 anni, di Taranto; Luciano Ricciardi, 31 anni, di Catania; Sebastiano Buremi, 27 anni, di Lentini; Piero Orazio Castro, 28 anni, di Catania; Francesco Ferlito, 43 anni, di Catania; Giuseppe Genesio, 33 anni, di Avola; Francesco Maccarrone, 48 anni, di Catania; Eros Milone, 23 anni, di Lentin; Santo Riolo, 39 anni, di Catania; Michael Sanfilippo, 22 anni, di Catania; Simone Alfio Sapienza, 23 anni, di Militello in Val di Catania; Fabiano Scattamagna, 21 anni, di Siracusa; arresti domiciliari per Michael Cusmano, 20 anni, di Catania.