Giallo a Siracusa dopo la scoperta del cadavere in mare, a mezzo miglio dal porto di Siracusa, da parte di un diportista. E’ stato lo stesso  proprietario di una barca a vela a chiedere l’intervento della Guardia costiera che hanno raggiunto la salma a bordo di una motovedetta, su cui  è stato caricato il cadavere, trasferito poi in obitorio. Sono in corso le procedure di identificazione della vittima, coordinate dai magistrati della Procura che hanno aperto un’inchiesta per comprendere le cause del decesso. Secondo alcune fonti investigative, la vittima sarebbe di carnagione bianca, di un’età compresa tra i 40 ed i 45 anni, e sulla scorta delle decomposizione del corpo la morte potrebbe essere avvenuta una decina di giorni fa. A tal proposito, è stato conferito al medico legale l’incarico di compiere un’ispezione cadaverica.

Frattanto, gli agenti di polizia ed i carabinieri della stazione di Ortigia stanno eseguendo delle verifiche sulle denunce di persone scomparse negli ultimi giorni. Gli investigatori non escludono che il cadavere possa appartenere ad un marittimo, il cui corpo, per cause ancora ignote, sarebbe stato gettato in acqua. Da capire, peraltro, in che punto sarebbe stata abbandonata la salma, forse in mare aperto e poi ci ha pensato la corrente a portarlo fino al porto di Siracusa. Le condizioni della cadavere sono pessime, impossibile per il momento identificarlo, per cui il medico legale sta provvedendo a prelevare un tessuto per risalire al Dna della vittima. Il  fascicolo è in mano al Procuratore di Siracusa, Sabrina Gambino ed al sostituto, Salvatore Grillo, mentre poliziotti e carabinieri, durante la serata di ieri, hanno sentito il testimone che, in realtà, non avrebbe detto molto, se non di essersi imbattuto in quel cadavere. Al lavoro ci sono anche i militari della Capitaneria di Porto di Siracusa, agli ordini del comandante Luigi D’Aniello, che stanno conducendo degli accertamenti sulle rotte di alcune navi ed imbarcazioni sulla Sicilia sudorientale.

 

Articoli correlati