Dopo sei mesi di stop a causa del lockdown la Compagnia Figli D’Arte Cuticchio torna in scena con lo spettacolo “L’Ira di Achille” dall’Iliade di Omero.
Lo spettacolo al suo debutto, avrà due palcoscenici: mercoledì 2 settembre alle 19 il Teatro Akrai di Palazzolo Acreide e domenica 6 settembre alle 21.30 il Museo regionale di Messina (Mume). Lo spettacolo è promosso dall’assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana.

La storia, ispirata a uno dei passi più famosi dell’Iliade di Omero, racconta di Paride, figlio di Priamo re di Troia, che rapisce Elena, moglie di Menelao re di Sparta. I greci si riuniscono e decidono di dichiarare guerra ai troiani. Comandante in capo è Agamennone, re di Micene e fratello di Menelao.

L’assedio di Troia dura nove anni. I greci, quantunque numerosi, non riescono ad avvicinarsi alle alte mura della città. Al decimo anno, Crise, sacerdote di Apollo, si presenta da Agamennone per riscattare la figlia Criseide, che era stata assegnata al re di Micene durante la spartizione di un bottino. Ma Agamennone rifiuta e lo allontana brutalmente. Il sacerdote Crise prega dunque il dio Apollo di punire l’arroganza dei greci e così Apollo scaglia le frecce della peste sul campo acheo: per nove giorni muoiono armenti e uomini. Al decimo giorno, Achille chiede di riunire il consiglio.

Nello spettacolo l’azione si svolge su tre piani scenici: gli uomini-pupi, i sacerdoti-pupari e gli dei-attori. L’attrice Marika Pugliatti, oltre a dare la voce ad alcuni personaggi femminili, interviene come dea. Sue sono le parti di Atena, Venere e Teti. Emanuele Salamanca, invece, costruttore di pupi di scuola catanese, si unisce alla compagnia per la manovra dei pupi a partire dall’indovino Calcante, Tania Giordano, coinvolta nel duplice compito di scenografa e costumista, si muove tra le quinte anche come maniante.

Mentre le voci dei ruoli maschili sono di Mimmo e Giacomo Cuticchio che ha scritto anche le musiche dello spettacolo, eseguite dal vivo da un gruppo di musicisti: Alessandro Lo Giudice al flauto traverso, Paolo Pellegrino al violoncello, Nicola Mogavero al sassofono baritono, Giulia Lo Giudice alle percussioni e Roberta Casella all’arpa.

BlogSicilia sul nuovo spettacolo e sul ritorno in teatro ha sentito Mimmo Cuticchio.

Parliamo di questo spettacolo di questo ritorno dopo sei mesi di stop dovuto all’emergenza Coronavirus?

Dalla fine di febbraio, la nostra touneè si è interrotta. Si sono annullati tutti gli spettacoli uno dopo l’altro. In questo periodo di stop comunque io andavo sempre nel mio laboratorio con i miei pupi. Quando le misure anti contagio si sono allentate a maggio e comunque i teatri restavano chiusi, siamo stati contattati dall’assessorato regionale ai Beni Culturali che stava pensando ad un ciclo di spettacoli nei Teatri di Pietra della Sicilia e ci è stato chiesto se avevamo uno spettacolo da portare in scena. Così è nata “L’Ira di Achille” che in questo adattamento per il grande palcoscenico è la prima volta che va in scena. Noi infatti non monteremo il teatrino, non ci muoveremo dietro le quinte ma tutto sarà visibile al pubblico, tutto accade in scena. Un vero e proprio spettacolo teatrale con le musiche scritte da mio figlio Giacomo, pensate per questo spettacolo. In scena una quarantina di pupi ed, otto fondali e due cunti uno all’inizio alla fine . Tre i livelli dello spettacolo: i pupi gli uomini, i pupari manovratori sono come sacerdoti, i pupari attori sono invece gli dei.

Il rapporto con l’Iliade e con i poemi omerici è un rapporto lungo nel tempo?

L’Iliade ho cominciato a trattarla dal 1975 ed in tutti questi anni posso dire di averla sviscerata. Ho fatto quest’operazione perchè volevo trovare una comunicazione con le scuole in cui andavo portando le storie dei paladini e il ciclo carolingio. Ho capito, confrontandomi con i docenti, che dovevo portare nuove storie che magari fossero collegate a ciò che i ragazzi studiavano sui libri. Da qui la scelta di accostarmi all’Iliade, ai poemi omerici, negli anni anni mi sono documentato con uno studio approfondito dei personaggi. In questo spettacolo che è nuovo c’è naturalmente tutta la tradizione, lo studio e l’esperienza di tutti questi anni,

Infine un’ultima domanda questo periodo di lockdown sul piano culturale credo abbia provato moltissimo Palermo e tutti gli operatori che fanno cultura, qual è la vostra percezione?

Personalmente avremmo voluto che ci fosse più attenzione nei nostri confronti, sono passati sei mesi e nessuno dei responsabili della cultura in città ci ha cercato. Noi avevamo fatto una proposta al Comune: realizzare un’ Arena dei Pupi in un giardino pubblico come per esempio poteva essere il Giardino Inglese e portare in scena nel pomeriggio uno spettacolo a cui potevano assistere tutti, bimbi,ragazzi e famiglie: La risposta è stata il silenzio. Fortunatamente la passione è stata ed è così forte, il nostro è un mestiere di resistenza. Questa cultura, questa tradizione appartiene ai nostri figli a noi il compito di traghettarla.

L’ingresso agli spettacoli è gratuito. Per prenotare i posti per lo spettacolo a Palazzolo Acreide si può contattare il numero 0931.871260 mentre per il Mume, a Messina, la prenotazione è possibile farla via mail ai seguenti indirizzi di posta elettronica maria.mercurio@regione.sicilia.it oppure museo.messina.uo3@regione.sicilia.it.

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