L’amore per una donna avrebbe spinto un trentacinquenne di Siracusa a tentare di togliersi la vita. Per farlo, questa mattina, si era recato nella zona della ex Tonnara di Santa Panagia, area costiera a nord di Siracusa.  In quella porzione,  c’è uno scheletro di una casa e sarebbe arrivato in cima, circa 12 metri di altezza da terra. Sono stati alcuni testimoni a notarlo e così nel volgere di qualche minuto sono arrivate alla sala operativa dei carabinieri e dei vigili del fuoco numerose richieste di soccorso. I soccorritori sono giunti poco dopo ed hanno avviato una trattativa per provare a convincerlo a scendere. “I carabinieri, dopo aver messo in sicurezza – fanno sapere dal comando provinciale di Siracusa – lo stabile assicurandosi che non vi fossero ulteriori spazi aperti che permettessero all’uomo di commettere l’insano gesto, hanno iniziato una serrata attività di mediazione riuscendo infine a farlo desistere dal suo intento. L’uomo però, non appena il personale medico ha iniziato a soccorrerlo, ha avuto un ripensamento e divincolatosi con forza dagli assistenti sanitari, si è messo in fuga cercando di raggiungere la vicina scogliera, verosimilmente per portare a compimento i suoi propositi suicidi”. L’uomo è stato nuovamente convinto a desistere e poco dopo è stato portato in ospedale.

All’inizio del mese, a Siracusa, un’altra persona avrebbe voluto farla finita. In quel caso, la vittima era una donna di 43 anni che avrebbe tentato di lanciarsi dal balcone della sua abitazione, in viale Zecchino. A fermarla sono stati gli agenti di polizia ed i vigili del fuoco, avvertiti dalle chiamate dei vicini di casa della vittima. Gli agenti delle Volanti, dopo essersi avvicinati alla donna, avrebbero iniziato a parlarle, perlopiù con l’obiettivo di distrarla e di prendere del tempo. Avrebbero provato a rassicurarla, spiegandole che una soluzione al suo problema sarebbe stata trovata, poi, alla prima occasione utile, l’hanno bloccata.