Un vasto incendio ha distrutto un chiosco nell’area del parcheggio del Molo Sant’Antonio, alle porte di Ortigia, il centro storico di Siracusa. La struttura, fino a qualche tempo fa, era usata come punto di ristoro ma nei mesi scorsi il Comune se ne era impossessato e come spiega a BlogSicilia l’assessore all’Urbanistica Maura Fontana “avevamo già provveduto ad autorizzare la sua demolizione”. Non è chiaro che si tratta di un rogo di matrice dolosa, non  è certo da escludere questa ipotesi ma sarebbe di difficile lettura. Tante le ipotesi in campo, frattanto sul posto si sono recati i vigili del fuoco e gli agenti della Polizia municipale che hanno creato attorno all’area un cordone di sicurezza.

 

 

Sulla vicenda è intervenuto l’assessore comunale alla Cultura, Fabio Granata. “Si tratta di un fatto grave e dalle chiave di lettura inquietante. La Giunta – dice Granata – da febbraio aveva ordinato la demolizione della struttura e ripetutamente sia il sindaco Italia che l’Assessore al ramo Fontana avevano sollecitato gli uffici per procedere alla stessa. Proprio ieri mattina il sindaco Italia  aveva dato un fermo ultimatum all’ufficio tecnico affinché venisse finalmente attuata la demolizione. Oggi il rogo, in una giornata peraltro caratterizzata dalla presenza di molte personalità politica e istituzionali a Siracusa. La vicenda merita di essere approfondita e sia il sindaco Italia che l’assessore Fontana sono a completa disposizione degli organi inquirenti per chiarire ogni dettaglio di questo travagliato iter di demolizione”.

 

Frattanto, un incendio, divampato questa notte intorno alle 3 in via Monsignor Gozzo, nella zona di viale Scala Greca, a Siracusa, ha danneggiato due auto. Le fiamme hanno coinvolto una Mercedes classe A ed una Renault, presumibilmente appartenenti a dei residenti delle palazzine vicine. Tante le richieste di soccorso alla sala operativa dei vigili del fuoco che hanno poi fermato la marcia del rogo di probabile matrice dolosa. I pompieri sono al lavoro per comprendere da quale delle due auto si è originato il focolaio, di certo il rischio di coinvolgere un numero di mezzi più numeroso si è corso ma l’arrivo dei soccorritori è stato determinante. L’area del parcheggio delle auto  non è molto distante dal palazzo della Questura: se dovesse essere confermata la pista dolosa, sarebbe il segno che chi ha appiccato le fiamme non ha avuto alcun timore a portare avanti la sua azione. Gli inquirenti, coordinati dai magistrati della Procura di Siracusa, come capita in circostanze del genere, scaverà a fondo nelle vite private e professionali dei proprietari dei veicoli per svelare le ragioni di quel che sembrerebbe essere una intimidazione.