Il senatore del Pd, Antonio Nicita, ha chiesto al ministro della Salute l’invio degli ispettori in merito a presunti casi di malasanità in Sicilia, in particolare a Siracusa dove si sono verificati due casi.

Intervento chirurgico disdetto

“Una cittadina di Siracusa ha riferito che l’Aps locale ha comunicato una disdetta ingiustificata dell’intervento chirurgico programmato per il 5 giugno 2025 a cui doveva essere sottoposta la figlia minore, dopo 15 mesi di attesa, e nonostante il pre-ricovero già completato” spiega Nicita che aggiunge altri elementi. “Nella lettera aperta della cittadina suddetta emergono gravi carenze organizzative e la totale assenza di protocolli sostituitivi, a partire dalla impossibilità di affidare l’intervento a un altro medico”.

La replica dell’Asp di Siracusa

In merito al caso sollevato dal senatore del Pd, avvenuto nel reparto di Otorinolaringoiatria dell’ospedale Umberto I di Siracusa, è intervenuto  il direttore del reparto Lepanto Lentini: “L’intervento era stato programmato, come è noto, per il 5 giugno – spiega il direttore del reparto Lepanto Lentini – ma il 3 giugno abbiamo contattato la madre e concordato di rinviare l’intervento al 19 giugno, considerato che non avrei potuto essere presente e che ritenevo opportuna la mia partecipazione nella equipe operatoria. L’attesa di circa 15 mesi per l’intervento otorinolaringoiatrico su un minore è pienamente compatibile con la natura della patologia e l’età della paziente, considerando che un periodo di monitoraggio prolungato consente in molti casi una regressione spontanea della condizione, rendendo l’intervento non più necessario. La nuova data del 19 giugno – conclude il direttore del reparto – è stata riprogrammata al fine di conciliare entrambe le esigenze, sia quella della famiglia che dell’equipe al completo”.

Morto al Pronto soccorso di Siracusa

Nella sua interrogazione, Nicita ricorda un altro caso, quello di un 70enne di Siracusa deceduto dopo oltre 4 ore di attesa al Pronto soccorso di Siracusa su cui la Procura ha aperto una inchiesta dopo la denuncia dei familiari della vittima.

Le liste di attesa

Il senatore siracusano evidenzia che “come riportato nel Rapporto Gimbe 2024, i tempi d’attesa per gli interventi chirurgici in Sicilia superano costantemente i parametri previsti dai LEA e dal Decreto Legislativo 29 aprile 1998, n. 124, con punte di 24 mesi per interventi non urgenti”. Inoltre, “secondo i dati Agenas 2024, sarebbero invece 107.000 i cittadini in lista d’attesa; la sanità siciliana soffre di un deficit strutturale di personale che è stimato in un -32% di medici rispetto al fabbisogno. A tale mancanza si associa l’assenza di 4.200 infermieri già a partire daln2024”.

La Corte dei Conti

Nicita cita anche la relazione della Corte dei Conti Sicilia 2024, secondo cui “la Regione è ultima in Italia per efficienza della spesa sanitaria e il 23% dei reparti chirurgici non garantisce continuità operativa”, per questo motivo per il senatore del Pd “l’inerzia nella gestione delle liste d’attesa e la carenza cronica di personale configurano un’emergenza sanitaria regionale”