Il primo giorno dell’ordinanza del presidente della Regione, Nello Musumeci, che disciplina l’uso delle mascherine all’aperto, sembra essere passato inosservato. Almeno, in una zona di Siracusa, quella compresa tra viale Tisia e viale Zecchino, a nord della città, dove c’è una forte concentrazione di scuole. Le immagini di giovani seduti al bar, a meno di un metro l’uno dall’altro, e senza mascherina, sembrano riecheggiare le parole dell’ormai influencer, Angela Chianello, la signora di Mondello, protagonista di un video, diventato virale, in cui la frase “non ce n’è coviddi” è stato un vero tormentone.

Secondo quanto prevede l’ordinanza, “è obbligo di ogni cittadino, al di sopra dei 6 anni, di tenere sempre la mascherina nella propria disponibilità, quando si è fuori casa. Nei luoghi aperti al pubblico la mascherina deve essere indossata se si è nel contesto di presenze di più soggetti. Si è dispensati solo quando ci si trova tra congiunti o conviventi. Sono esclusi dall’obbligo di utilizzo in modo continuativo coloro che svolgono attività motoria intensa, a condizione che il distanziamento interpersonale possa essere mantenuto, salvo l’obbligo di utilizzo alla fine dell’attività”.

In effetti, leggendo tra le righe del provvedimento l’obbligo di mascherina anche all’aperto non c’è o quantomeno non è espresso in modo chiaro e inequivocabile. L’ordinanza parla di ‘luoghi aperti al pubblico’ e comunque di un contesto nel quale ci si trova con estranei. Di fatto resta il precedente obbligo dia vere la mascherina con se e usarla quando ci si ritrova troppo vicini agli tranne che non si tratti di conviventi.

Fatto sta, che quei capannelli di ragazzi, immortalati ieri sempre a Siracusa davanti agli ingressi delle scuole, di certo non sono molto sicuri. Ed a proposito degli assembramenti, l’ordinanza prevede che “sono vietati mediante il prolungato stazionamento nei luoghi pubblici o aperti al pubblico (strade, piazze e parchi)”.