• Eseguiti i tamponi nell’area dell’ex Onp di Siracusa per 250 operatori commerciali della città
  • I test hanno dato esito negativo e l’iniziativa, organizzata dal Comune, si ripeterà

In 250 si sono presentati nell’area dell’ex Onp di Siracusa per essere sottoposti ai tamponi con la modalità del drive in. A partecipare a questo screening sono stati gli operatori commerciali di Siracusa, tra cui titolari di negozi, ristoratori, albergatori e naturalmente tutti i loro dipendenti ma la buona notizia è che nessuno di loro è risultato positivo al Covid19.  Non hanno versato un centesimo per i test,  si è trattata di una iniziativa organizzata dal Comune e dall’Asp di Siracusa, a cui hanno aderito molte associazioni di categoria e sindacati.

Iniziativa unica in Sicilia

Allo screening erano presenti gli assessori alla Protezione civile e alle Attività produttive, Sergio Imbrò e Cosimo Burti, che hanno fornito i numeri dell’iniziativa. ” Siamo stati i primi in Sicilia – spiega a BlogSicilia l’assessore alle Attività produttive, Cosimo Burti – ad organizzare questi controlli, grazie alla collaborazione con l’Asp e poi con la Protezione civile ed la Croce rossa italiana. Abbiamo coinvolto associazioni datoriali come Confcommercio, Confesercenti, Cna, Confartigianato, e poi quelle in rappresentanza degli albergatori e ristoratori”.

I numeri

“Abbiamo avuto oltre 300 preadesioni, inoltre – dice  a BlogSicilia l’assessore alle Attività produttive, Cosimo Burti – per lo screening sono state adottate procedure snelle, in modo che non si formassero code ed al tempo stesso per consentire ai titolari di tornare presto al lavoro. Abbiamo iniziato alle 8,30 e dopo un’ora oltre il 70 per cento era già stato sottoposto ai tamponi. Pensavamo di avere un numero maggiore di adesioni ma è solo l’inizio e contiamo di incrementarle successivamente”.

La richiesta

“Personale Asacom e i dipendenti e gestori degli asili privati devono essere sottoposti al vaccino“. Lo ha affermato l’assessore alle Politiche sociali di Siracusa, Maura Fontana, che chiede l’estensione delle dosi pure per queste categorie, anch’esse esposte a rischio.