La Cgil e la Uil di Siracusa hanno proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori impiegati nel consorzio Ciclat che provvede al servizio nell’ufficio Tributi del Comune di Siracusa. Il contratto è in scadenza ma secondo quanto svelato dai sindacati “siamo di fronte ad un taglio orizzontale ed indiscriminato messo in atto atto dal Comune alla vigilia della scadenza naturale dell’appalto”.

La Filcams Cgil e Uiltucs Uil Siracusa denunciano il comportamento nei confronti dei lavoratori che, in piana emergenza sanitaria, hanno continuato a svolgere le proprie mansioni. “Come già accaduto in passato, siamo di fronte alla mortificazione delle professionalità – Alessandro Vasquez ed Anna Floridia, rappresentanti sindacali di Cgil e Uil –   acquisite, un vero e proprio schiaffo per chi, come i lavoratori dell’ufficio tributi, ha continuato a prestare il proprio servizio anche in tempi di covid19. Se il risparmio deve essere determinato, dalla dismissione del proprio ruolo di amministrazione, disincentivando le entrate del Comune in un periodo come questo, vuol dire che ci aspettano tempi davvero bui.”.

Il timore, da parte delle organizzazioni sindacali, è che la situazione di emergenza sanitaria possa essere usata come un pretesto per falciare redditi e posti di lavoro. “Temiamo per la salvaguardia dei livelli reddituali ed occupazionali ed allo stesso tempo non vorremmo che la grave crisi epidemiologica possa diventare la scusa per risparmiare sulle spalle dei lavoratori e delle lavoratrici, creando così nuove sacche di povertà. Da oggi quindi lo stato di agitazione, con un contratto che sostanzialmente scade alla mezzanotte tra il 18 ed il 19 maggio e che mortificherebbe innanzitutto gli addetti e le addette dell’ufficio tributi – dicono ancora Alessandro Vasquez ed Anna Floridia, rappresentanti di Cgil e Uil –  che a parere delle due sigle sindacali, non offrono semplicemente supporto all’amministrazione, ma prestano con la propria devozione un vero e proprio servizio diretto di cui ne beneficia l’intera collettività”.

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