• Denuncia di due consiglieri comunali di Avola sullo stato di degrado della villa comunale
  • Tante le segnalazioni da parte delle famiglie che prima frequentavano l’area
  • Indice puntato contro il sindaco sulla mancanza di cura e manutenzione del parco
  • Secondo l’opposizione, l’amministrazione cura solo le aree turistiche
  • La villa comunale è uno dei luoghi simbolo del Comune del Siracusano

“Lo stato impietoso in cui versa la villa comunale di Avola, così come denunciato sui social da alcuni residenti della zona, conferma quanto da noi sostenuto in questi anni; per l’amministrazione Cannata esistono zone e cittadini di serie A e di serie B”.

Luogo simbolo

Lo affermano i consiglieri comunali di Avola, Fabrizio Alia e Francesco Tardonato, che denunciano il degrado della villa comunale, uno del luoghi simboli della comunità. Tante, secondo gli esponenti dell’opposizione al sindaco, Luca Cannata, le segnalazioni di intere famiglie, che hanno smesso di recarsi in questa aree verde, diventata impraticabile. E gli stessi consiglieri  imputano al capo dell’amministrazione di avere un occhio di riguardo solo per alcune zone della città, quelle maggiormente legate al turismo.

Abbandono delle periferie

“L’ amministrazione ha abbandonato  all’incuria interi quartieri e le periferie cittadine.  Questo è un limite imperdonabile per una città a vocazione turistica; le attenzioni, infatti, non possono essere rivolte esclusivamente al lungomare, di cui si vanta tanto il sindaco” affermano Fabrizio Alia e Francesco Tardonato

“Il sindaco faccia qualcosa”

“Tutte le zone della città meritano eguale attenzione e dignità; lo stato impietoso –  affermano Fabrizio Alia e Francesco Tardonato. – in cui, tra gli altri, versa la villa comunale è un affronto al decoro della città, ai residenti della zona, ad intere generazioni che in quella villa hanno trascorso i momenti spensierati della gioventù ed al valore storico, culturale ed architettonico della struttura medesima.  Si intervenga con urgenza per eliminare questo scempio”.