• Un uomo è stato assolto dall’accusa di violenza sessuali all’ex compagna
  • Non ha convinto la testimonianza in aula della donna
  • L’imputato ha avuto però una condanna per stalking

Il Tribunale di Siracusa ha assolto un uomo di 34 anni, Alessandro Della Luna, di Noto, accusato di violenza sessuale ai danni della sua ex compagna. Per l’uomo, difeso dall’avvocato Sebastiano Troia, è stata, però, emessa una sentenza di condanna ad 8 mesi di reclusione per stalking , a fronte di una richiesta di 3 anni da parte del pm di Siracusa.

La vicenda

I fatti risalgono al 2016 quando, secondo la tesi della pubblica accusa, l’uomo, che non avrebbe voluto rinunciare alla sua compagna, da cui ha avuto una figlia, avrebbe condotto la donna a bordo di una macchina in una stradina, allo scopo di avere un rapporto sessuale. La vittima, dopo quell’episodio, ha deciso di presentare una denuncia finita al palazzo di giustizia, a seguito della quale il 34enne è stato tratto in arresto. Successivamente, all’imputato sono stati concessi i domiciliari e poi il divieto di avvicinamento alla donna.

Il processo

Nel corso del processo, nell’aula del Tribunale di Siracusa, la testimonianza della vittima, in merito alle presunte violenze sessuali, non ha del tutto convinto i giudici che, al termine della Camera di consiglio, hanno assolto l’uomo, condannandolo, però, per il reato di stalking

Un’altra assoluzione

In un altro procedimento, il Tribunale di Siracusa ha assolto Domenico Zanti, un militare in pensione, che era finito sotto processo con l’accusa di violenza sessuale. I fatti si riferiscono agli anni tra il 2013 ed il 2014, periodo in cui al palazzo di giustizia di Siracusa fu presentata una denuncia per degli abusi commessi dall’imputato, difeso dall’avvocato Sebastiano Troia, nei confronti di una ragazzina, all’epoca una tredicenne.

La testimonianza

La minore avrebbe svelato di essere finita nel mirino del militare, in quel periodo compagno della madre, e nella sua ricostruzione avrebbe affermato che le violenze sarebbero avvenute nella loro casa. Quei presunti abusi si sarebbero consumati, come raccontato dalla testimone, quando la convivente dell’uomo era al lavoro, in una struttura per anziani. N è nato un processo ma nel corso del procedimento, come sostenuto dalla difesa del militare, la consulente del Tribunale ha giudicato non veritiere le dichiarazioni della ragazzina agli inquirenti. A quanto pare, la giovane, soffrendo per il litigi della coppia, avrebbe inventato quelle violenze per facilitare la rottura della relazione.

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